ZIGONI: “IO, TOTTI E MAZZOLA I PIÙ GRANDI DI SEMPRE”

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Gianfranco Zigoni, in veste di doppio ex della partita partita che domani vedrà di fronte Roma e Juve, è intervenuto ai microfoni di Centro Suono Sport nel corso della trasmissione Bar Forza Lupi.

L’ex attaccante giallorosso (48 presenze e 12 reti) ha risposto alle domande del conduttore Massimo D’Adamo (coadiuvato dalla dottoressa Antonella Coricello e da Gabriele Gerini).

Oggi è l’anniversario dell’esordio con la maglia della Roma, 4 ottobre 1970 (Inter-Roma 0-0): “Come mai non ho fatto gol? Forse perchè da bambino avevo simpatia per l’Inter. Li ho graziati”.

Il secondo calciatore più forte al mondo dopo Francesco Totti: “Stai scherzando? Lui è un professionista ma se faceva la mia vita avrebbe fatto la metà di me. Io risolvevo da solo le partite, lui no. In Italia comunque tolti me e Mazzola c’è lui e lo metto tra i primi 10 al mondo. Lui e Mazzola sono i più completi insieme a Pelè, Schiafino, Di Stefano”

L’ultima partita a 43 anni con 4 gol all’attivo, perché si giocava in parrocchia?“Ma scherzi! In seconda categoria. Mi hanno detto “Zigo, facci un piacere”. Ho fatto 4 gol e se volevo ne facevo 5 perché ho rinunciato a un calcio di rigore per lasciarlo ad un mio compagno. Io ero felice quando facevo segnare i miei compagni, per questo ho fatto solo un centinaio di gol. Successe anche con Luppi che aveva bisogno di fare gol, io no, io ero il re. Li ho fatti diventare ricchi, stanno bene per merito mio”. 

Una famosa foto ti ritrae in panchina con il Verona vestito in modo insolito, con una pelliccia: “Erano i miei tempi, gli altri erano seri. Quella pelliccia me la regalò una signora ma ero abituato ad andare in pelliccia e con la pistola carica agli allenamenti. Quel giorno Valcareggi mi disse che andavo in panchina e io risposi: “Ti permetti di lasciar fuori il giocatore più forte al mondo?” Allora andai in panchina con la pelliccia e vinsi anche 50 mila lire per una scommessa con i compagni. Io ero così, non facevo cinema”.

Nell’80 ti sei rifiutato di scendere in campo contro il Verona: “A Verona mi volevano troppo bene e Gigi Simoni ha capito e mi ha mandato in panchina per guardare la partita. Non è come segnare e non esultare. Se avessi giocato avrei segnato e esultato”.

Su Zeman: “Come uomo è un grande. E’ diverso da tutti, è uno che inventa qualcosa, non ti annoia. Non sai mai cosa fa e guardo volentieri le sue partite e quelle della Roma. In realtà gli allenatori contano il 20% mentre zeman il 30%”. 

Il gol di Totti al Manchester: “Mi viene da ridere. Per chi è un giocatore normale e per chi non capisce niente di calcio è stato una meraviglia. Io ero lì a vedere la partita (solo perchè non voglio mia moglie vicina perchè è juventina mentre io sono giallorosso). Ero sicuro che facesse quel tocco, ha fatto una cosa normalissima per noi grandi. Io un gol così l’ho fatto in un Verona-Milan. Esce Albertosi e io di esterno sinistro come Totti con le braccia alte verso la curva prima che la palla entrasse. Io sapevo già che sarebbe entrata. L’ho messa con non curanza. Per questo il gol di Totti è normale, per me e per lui. Ci sono giocatori e calciatori, Totti è un giocatore, io ero un super giocatore, gli altri sono calciatori perché ti prendono a calci”. 

Domani c’è Juve-Roma, un pronostico: “La Roma è più forte della Juve. Se giocassero all’Olimpico non ci sarebbe partita ma per domani dico 51 Roma e 49 Juve anche perché i giallorossi hanno Totti che gioca per 2″. 

da www.canaleroma.it

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