Zeman: “Con Roma e Lazio pensavo di poter lottare fino alla fine per lo scudetto”

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Zeman è tornato. Il boemo è alla guida del Pescara dopo l’addio di Oddio che non è più alla guida della squadra abruzzese. Con lui è tornato anche l’entusiasmo, ottenendo subito una vittoria per 5 a 0 contro il Genoa. Zeman, in un’intervista rilasciata alla Gazzetta Dello Sport ha parlato della sua squadra ma anche della Roma, queste le sue parole:

Corsa-salvezza, c’è ancora uno spiraglio per il Pescara?: “Finché l’aritmetica non ci condanna, dobbiamo sperare. E, d’altra parte, sperano pure Crotone e Palermo. Come per lo scudetto, pur favoritissima la Juventus, possono ancora crederci Roma e Napoli”.

Nella sua carriera, ha mai pensato di poter davvero vincere lo scudetto?: “Certo. Alla guida di Lazio e Roma ero convinto di riuscire a lottare sino in fondo. Comunque, al di là dell’esperienza in tre squadre dove non ho raggiunto l’obiettivo prefissato, ovunque ho lavorato sono andato sempre ben oltre le aspettative di società e ambienti”.

Abbandonò il Pescara dopo averlo portato in A, per andare alla Roma, e la considerarono un traditore. Ma lei ha mai tradito un amore nel calcio?: “A Messina mi proposero un contratto pluriennale, però preferii passare al Foggia. Più che un tradimento, si trattò di una scelta al termine di un vincolo annuale tra me e il club”.

Quale società si è arricchita di più con le cessioni di giocatori da lei valorizzati?
: “In tempi e valutazioni diversi, il Foggia e, in particolare, la Roma, che piazzò bene Lamela, Marquinhos e Osvaldo”.

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