Zanetti: “Pjanic non sentirà pressioni per il match”

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L’ex di Roma e Juve, Cristiano Zanetti è stato intervistato in escluso da Tuttojuve.com. Queste le sue parole:

Buongiorno Cristiano, che sfida ti aspetti domani sera?: “Secondo me sarà molto equilibrata come lo sono tutte queste partite, la Juve giocando allo Stadium ha i favori del pronostico. Non so se recupererà Salah, è un giocatore veloce che salta l’uomo e potrebbe essere un’arma molto importante per i capitolini”.

Chi sarà decisivo ai fini del match?: “Sicuramente gli attaccanti, che in queste partite sono sempre i protagonisti. Mi riferisco a Dybala, Higuain, Dzeko, Perotti, Mandzukic e Salah se sarà dell’incontro”.

A proposito di Mandzukic, ti aspettavi un giocatore così in maniera totale?: “Lo ha fatto anche l’anno scorso, non è cambiato molto da allora. E’ un giocatore a cui piace aiutare la squadra, con Higuain si sta sacrificando un po’ di più. Fa parte del suo dna”.

Potresti togliere un giocatore alla Roma ed inserirlo nello scacchiere tattico bianconero, chi sarebbe il prescelto?: “In questo momento, penso che Nainggolan possa essere un giocatore importante per la condizione fisica. Non escluderei, però, anche Salah se in condizione. Belga vicino alla Juve? E’ un ottimo centrocampista, piace un po’ a tutti per le sue qualità”.

Come stai giudicando il rientro di Marchisio?: “Chiaramente è rientrato ora, si sta pian piano riprendendo ed è un giocatore intelligente che sa quel che deve fare”.

Potrebbe Pjanic accusare delle pressioni in vista di questo match?: “Non credo, è un giocatore abituato a disputare queste partite. Magari, forse, i primi cinque minuti nel rivedere la sua ex squadra, ma nel complesso non sentirà il match”.

Come sta andando la tua avventura a Carrara?: “Sto facendo una bella esperienza che arricchirà il mio curriculum, la sto affrontando con grande entusiasmo e questa categoria non l’avevo mai affrontata. E’ normale che nei settori giovanili c’è più possibilità di sbagliare rispetto allo scorso anno; la mia ambizione è quella di potermi mettere in luce per poi lavorare di nuovo con i più grandi”.

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