Vigilanza e prevenzione, chiusura o ammenda a discrezione?

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Cori, striscioni, discriminazione razziale, discriminazione territoriale, parole che ritroviamo spesso nelle sentenze del giudice sportivo a seguito delle gare di campionato e/o Coppa Italia.

Dopo la discussa partita disputata sabato tra Roma e Napoli, Tosel ha deciso di provvedere alla chiusura della Curva Sud giallorossa da scontare nella gara casalinga che gli uomini di Garcia disputeranno il prossimo 19 aprile. Ma quali sono i motivi di tale decisione? Come si è agito in passato per episodi simili?

OGNI PAROLA È VANA, SE OCCASIONE CI SARÀ NON AVREMO PIETÀ – Rimanendo in tema Roma-Napoli torniamo al 4 novembre scorso, quando a seguito del match disputato al San Paolo Tosel puniva la società partenopea con un’ammenda di 20 mila euro “per avere suoi sostenitori, dal 2° al 5° del secondo tempo, esposto uno striscione incitante alla violenza”.

QUANDO VOLO PENSO AL TORO – SOLO UNO SCHIANTO – Per rimanere in tema di decessi legati al mondo del calcio, se quello del povero Ciro Esposito può essere considerato tale, torniamo indietro agli striscioni della vergogna esposti dai tifosi della Juventus nei confronti della strage di Superga. In quel caso l’ammenda alla società bianconera fu di 25 mila euro “per avere suoi sostenitori, al 10° del primo tempo ed al 12° del secondo tempo, esposto due striscioni insultanti la memoria della tragedia di Superga”.

ACCIAIO SCADENTE: NOSTALGIA DELL’HEISEL –  Il 31 ottobre del 2011 fu inflitta all’Inter una sanzione di 20 mila euro “per avere suoi sostenitori, al 10° del secondo tempo, esposto per circa cinque minuti uno striscione dal tenore insultante la memoria di tifosi della squadra avversaria deceduti in tragiche circostanze”.

Escluso il comunicato relativo alla chiusura della Curva Sud, in tutti gli altri si può leggere al termine del capoverso relativo alla sanzione che la stessa è “attenuata ex art 13 lett. a) e b) CGS, per avere la Società concretamente operato con le Forze dell’Ordine a fini preventivi e di vigilanza”

La decisione della chiusura del settore dello stadio Olimpico invece è stata motivata da questa frase: non ricorrendo il concorso delle circostanze ad effetto attenuante ex art. 13 n. 2 CGS; visti gli artt. 12, nn 3 e 6, e 18, n 1 lett. e) CGS”. Tradotto? La Roma non avrebbe operato con le forze dell’ordine ai fini preventivi e di vigilanza. Cosa significa? Il fatto che all’esterno dello stadio sia stato sequestrato uno striscione con la scritta “Valerio vive” indirizzato alla drammatica scomparsa di un bambino su un campo da calcio, significa che la prevenzione c’è stata, e che di conseguenza ciò per il quale non esisteva l’autorizzazione non poteva entrare all’interno dell’impianto sportivo.

E la vigilanza? Cosa significa? Se gli striscioni vengono tolti entro quanto tempo la società può ritenersi “CONCRETAMENTE OPERANTE”? I 3 minuti dello striscione del San Paolo o i 5 minuti dell’esposizione dello striscione contro i caduti dell’Heysel, sono fasce temporali che scagionano le società? Perché nel comunicato relativo alla partita di sabato non c’è scritto quanto tempo questo striscione è rimasto esposto ma soltanto “all’inizio della gara ed al 40° del primo tempo”?

In attesa di capire se la Roma presenterà o no il ricorso sottolineiamo che diverse migliaia di abbonati anche quest’anno hanno acquistato un carnet per assistere a 19 gare casalinghe, ma non si sa alla fine a quante avranno potuto realmente assistere.

Qui il comunicato ufficiale relativo a Roma-Napoli

Qui il comunicato ufficiale relativo a Napoli-Roma

Qui il comunicato ufficiale relativo a Juve-Torino

Qui il comunicato ufficiale relativo a Inter-Juve

da canaleroma.it

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