Un uomo chiamato “Leggenda”: Claudio Ranieri, il nostro porto sicuro

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Da quando è arrivato Claudio Ranieri è un’altra Roma. È l’espressione più comune fra i tifosi romanisti. Ed è quella che rende meglio e subito l’idea. La Roma è decisamente diversa rispetto a quella vista da iniziò stagione fino a fine novembre, quando appunto Ranieri è tornato ad essere, dopo 13 anni dalla prima esperienza, allenatore della Roma. In questo lasso di tempo, il nostro ha continuato ad andare in giro per club a fare ciò che gli riesce meglio, cioè sistemare le cose nelle squadre problematiche, facendogli raggiungere gli obiettivi per le quale erano state costruite. Qualche volta, si è spinto anche oltre, come appunto successe con la Roma nella stagione 2009/2010, quando venne chiamato da Rosella Sensi al posto del dimissionario Spalletti, partito con due sconfitte in campionato e sfiorò una storico scudetto.

Uno scudetto storico, come tutto il mondo sa, Ranieri l’ha poi vinto in Premier League con il Leicester. Una vera e propria impresa sportiva, forse la più grandi mai viste nel calcio, che ha reso il tecnico romano “leggendario”. Così, lo ha definito ieri Mourinho, uno degli allenatori più vincenti. Gli hanno chiesto chi fosse più leggendario tra Ferguson e Guardiola. Ha risposto senza esitazioni: “Il più leggendario è Claudio Ranieri, perché è facile vincere con il Manchester United o con il City; ma, se lo fai con il Leicester, allora sì che diventi leggenda”

Il caso vuole che questa leggenda del calcio sia innamorato della sua città, Roma, e della squadra che la rappresenta, la Roma.

Così, svestiti i panni dell’allenatore, per presunti limiti d’età, “Sir Claudio”, o “Sor Claudio” (non fa differenza , perché sono le due anime della stessa persona), è tornato a rivestirli. Per amore. Solo ed esclusivamente, per amore della sua Roma.

Chiamato, questa volta, dalla proprietà americana e da chi li consiglia, a furor di popolo (una parte in vero, la più assennata), ad aggiustare le cose.

Con De Rossi prima e poi con Juric, nonostante i proclami, la prima parte della stagione (ben 13 partite di campionato e 5 europee) è stata un incubo per i tifosi della Roma: compromessi, in poco, tutti gli obiettivi.

Poi, arriva Ranieri e, senza promettere nulla, con le qualità tecniche e umane, rimette, in breve, le cose a posto.

Anzi, a dire il vero, fa di più.

Perché non solo risolleva la Roma dal fondo della classifica in campionato, portandola verso posizioni più consone, con numeri impressionanti (con Ranieri la Roma è quarta per rendimento  in assoluto, addirittura prima nel 2025), ma le fa raggiungere anche i play off di Europa League, dove incontra la bestia nera Porto e la elimina.

Ora, agli ottavi, la sfida con l’Athletic, la favorita della competizione: i baschi sono tosti,  quarti in Liga (a 6 punti dal Barca capolista) e super motivati, dato che la finsle sarà proprio a Bilbao.

Cosa accadrà, si vedrà.. Del futuro non c’è certezza. Ma, una certezza i romanisti ce l’hanno ed è Claudio Ranieri, un uomo chiamato “leggenda”, il nostro porto sicuro.

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