Ai microfoni di Bar Forza Lupi, trasmissione in onda sulle frequenze di Centro Suono Sport, è intervenuto l’ex attaccante della Roma Sandro Tovalieri.
Il tuo lavoro nel settore giovanile della Roma?
“Quando ero alla Roma sono passati tanti calciatori molto bravi. La cosa bella è che tanti ragazzi sono rimasti molto umili, anche noi abbiamo lasciato in loro qualcosa di positivo”.
Su quale calciatore hai inciso particolarmente?
“Quando si è in un settore così importante, ti mettono a disposizione in un gruppo di ragazzi importanti. Ogni tecnico ha il suo pupillo, io ero innamoratissimo di Verde e Verre, ma se ti dico che Pellegrini e Romagnoli non lo erano ti direi una bugia. Io facevo gli Allievi Nazionali e Alberto De Rossi ne convocava 7-8 della mia squadra, sono state belle soddisfazioni. Noi delle giovanili facciamo dei lavori in prospettiva, dobbiamo far crescere il calciatore e farlo giocare in Prima Squadra. Ho avuto veramente tanti giocatori bravi. Essere romani ti dà ancora quella maggiore soddisfazione nel giocare nella squadra della città in cui sei nato”.
Come hai accolto l’arrivo di Mourinho?
“È stato un arrivo inaspettato, tutti davamo per scontato che arrivasse un altro allenatore (Sarri, ndr), ma questa nuova proprietà ci ha abituati alle sorprese. Sono sicuro che la Roma prenderà un calciatore che non è mai uscito”.
I Friedkin?
“Mi piacciono perché lavorano sotto traccia, ma sono sempre presenti. Ci siamo riappropriati di una società che è bella viva e presente, purtroppo la tifoseria negli ultimi anni non era abituata a questo. Per costruire una Roma forte, serve un comandante forte. È chiaro che oltre al tecnico, ovviamente, servano anche i calciatori forti”.
Questa Roma è già competitiva?
“Se una società ha preso Mourinho è perché vuole vincere in futuro. Se pretendiamo di vincere lo scudetto tra un anno è complicato, però se hai investito su Mourinho qualcosa vuoi fare, non penso che sia venuto a Roma senza la possibilità di costruire qualcosa di importante. I Friedkin mi sembrano persone che vogliano vincere qualcosa, l’obiettivo primario resta la qualificazione in Champions League e poi costruire una rosa importante. L’attuale rosa è comunque importante, ricordiamoci che c’è Zaniolo che può fare la differenza, poi Dzeko potrebbe restare, Rui Patricio è un portiere di grande esperienza. Inoltre, penso che si faranno altri colpi, ma la cosa più bella è che i bravi giocatori rimangono e ne prendiamo altri per fare una Roma più forte”.
La Roma sta bene davanti solo con Dzeko e Borja Mayoral?
“C’è bisogno di un’altra punta perché c’è la Conference League e si giocherà molto la prossima stagione. Per raggiungere degli obiettivi importanti, devi avere a disposizione dei calciatori pronti per sostituire i titolari. Borja Mayoral ha fatto bene nella passata stagione, però penso che qualche colpo arriverà. Non dimentichiamoci poi che i Friedkin hanno rilevato una Roma con molti problemi economici, non è facile risolvere tutto in poco tempo”.