Stadio sì, stadio no? James Pallotta e tutta la società hanno sempre avuto le idee chiare in merito, ma la burocrazia italiana legata alle mille problematiche che una città come Roma può riservare, stanno decisamente rendendo le cose complicate.
Notizia di oggi, riportata da il Messaggero, vedrebbe Il progetto del nuovo stadio a Tor di Valle rimane impantanato in Regione, bloccato dalle tante falle progettuali presenti negli elaborati consegnati dai privati.
Rallentamenti che hanno spinto Parsitalia, il gruppo del costruttore Luca Parnasi contattato da Pallotta, a far partire i licenziamenti di massa nei due rami immobiliari della holding: la Parsitalia General Contractor, attiva nel settore delle costruzioni, che ha dichiarato 30 lavoratori in esubero su 59 dipendenti e la Parsitalia Real Estate che ha avviato a sua volta la procedura per 38 esuberi su 85 dipendenti.
Complessivamente quindi i dipendenti sono stati quasi dimezzati.
La Filca Cisl ha dichiarato: “Il gruppo sperava molto nel progetto Tor di Valle. Ma ora che la costruzione dello stadio si sta allontanando, hanno deciso di aprire la procedura di licenziamento collettivo”.
In realtà, come ammette lo stesso sindacato: “Il gruppo aveva già da tempo difficoltà strutturali a livello finanziario”. Non è un caso che a gennaio è stata avviata una complessa ristrutturazione del debito per mezzo miliardo di euro. Il progetto Tor di Valle in teoria avrebbe potuto essere una via d’uscita dalla crisi del gruppo, ma proprio i contorni molto affaristici (e poco calcistici) dell’operazione hanno sollevato fin da subito una sfilza di critiche e bocciature.
Nei mesi scorsi, da quando il Comune ha avviato l’iter per dichiarare la pubblica utilità dell’opera, sono emerse numerose difficoltà e problematiche che andavano contro l’operazione: dalle critiche mosse da Legambiente e Italia Nostra contro «l’Ecomostro» di cemento, ai pesanti rilievi avanzati dall’Istituto nazionale di Urbanistica, che ha parlato di un «Piano regolatore stravolto». Nelle ultime settimane l’operazione Tor di Valle ha perso anche il sostegno della giunta Marino e in particolare dell’ex assessore all’Urbanistica, Giovanni Caudo.
Attilio Vallocchia, della segreteria della Filca-Cisl ha detto provocatoriamente: “Dopo la crisi politica, credete che lo stadio si faccia ancora? Mi sembra difficile. Loro già avevano problemi strutturali nell’assetto del gruppo, hanno aspettato per aprire la procedura perché speravano in questo progetto. Ma ora si sta allontanando”.