Tiribocchi: “Dzeko deve restare per il bene comune della Roma. Borja Mayoral mi ha sorpreso”

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L’ex attaccante Simone Tiribocchi, collaboratore del Monza e commentatore tecnico per DAZN, è stato intervistato su Centro Suono Sport durante la trasmissione “Bar Forza Lupi”.
Ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni.

<span;>Frattura Dzeko-Fonseca: possibile che la Roma possa cedere il bosniaco?
<span;>“L’argomento è delicato, lo abbiamo visto anche all’Atalanta con Gomez. Dzeko è il capitano della Roma, è il calciatore più rappresentativo, è un campione dentro e fuori dal campo. Bisogna capire cosa sia successo, sicuramente la Roma in caso perderà un calciatore molto importante, poi bisogna sapersi comportare in certe situazioni. Si deve valutare ciò che è successo e comportarsi di conseguenza”.

<span;>Come si potrebbe sopperire all’eventuale partenza di Dzeko?
<span;>“Dobbiamo capire cosa chieda Fonseca, quale tipo di attaccante vuole. Borja Mayoral è un attaccante che gioca in profondità, diciamo che la Roma quando gioca con i trequartisti con un’unica punta, non vedevo bene Dzeko. Non so cosa accadrà, se giocatore e allenatore hanno litigato e Dzeko è sul mercato, la società ha dato ragione al tecnico”.

<span;>Borja Mayoral?
<span;>“Mi ha sorpreso, non è facile sostituire Dzeko e fare gol, ha un’importanza top il bosniaco nella Roma. Quando ha giocato, Borja Mayoral ha fatto bene, ha fatto i movimenti giusti e non è facile ritagliarsi uno spazio, ha cambiato modo di giocare. Ha sbagliato gol semplici, ma fa i movimenti giusti”.

<span;>Con tanti trequartisti, non sarebbe meglio giocare con questi calciatori più larghi?
<span;>“Vero, però l’ampiezza la danno i quinti di centrocampo come Spinazzola o Karsdorp. Il difensore poi deve fare una scelta, la Roma sta funzionando perché gli esterni, quando giocano in ampiezza, riesco a entrare in area. Normale che si crei un po’ di traffico con giocatori vicini, c’è Veretout che si alza, per questo dico che servirebbe un attaccante incontro ad attaccare la profondità e attaccare le linee”.

<span;>El Shaarawy?
<span;>“Il calciatore non si discute, ma non so se possa trovarsi bene in questo sistema di gioco”.

<span;>L’atteggiamento della dirigenza?
<span;>“La Roma è abituata a questo, non riesce a trovare qualcuno che intervenga spesso, l’unico forse è stato Fienga. Non c’è alcun tipo di comunicazione ai tifosi, alla stampa, Tiago Pinto pure è appena arrivato e non è stato mai cercato. La Roma è in una situazione di cambiamento ma,durante l’anno, la gente si aspetta una giustificazione in merito alle ultime uscite, per una grande società non va bene”.

<span;>Cosa accade nella testa di un calciatore che si trova nella situazione attuale che sta vivendo Dzeko?
<span;>“Per il bene comune, Dzeko deve restare per portare la Roma il più in alto possibile. Il calciatore è un professionista per prima cosa, deve mandare giù qualcosa per il bene comune”.

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