La vittoria con il Palermo sembrava scontata già prima del fischio d’inizio, anche se la squadra capitolina ha, purtroppo, abituato spesso a finali diversi rispetto al solito lieto fine. La ciurma di Spalletti ha però, strapazzato i rosa nero senza batter ciglio. Gli avversari hanno cercato di opporsi, ma la differenza tra le due squadre è troppo netta e ampia per vedere qualche effetto speciale.
I padroni di casa dominano in largo e in lungo e per tutti i 90′, senza quasi mai soffrire. Dalle parti di Szczesny si respira aria di tranquillità, perfino dopo il gol della bandiera dei ragazzi di De Zerbi, che viene preso come un semplice fuoco di paglia.
Però per valorizzare il successo di ieri, bisogna vincere con il Sassuolo. Il messaggio di fondo, della gara che andrà in scena al Mapei Stadium mercoledì sera, deve essere uno e uno solo; portare a casa l’intera posta in palio.
Perché se si vuole ambire a qualcosa di importante, o semplicemente, se si vuole partecipare attivamente a questa Serie A, che da giugno pare sia stata già assegnata alla Vecchia Signora, allora non si devono fare molti calcoli; sempre e solo i 3 punti.
Senza guardare i risultati di chi è in testa da 5 anni, perché potrebbe ammaliare e far pensare alle giornate successive, scordandosi del presente. Cosa che la Roma ha sempre fatto. Anche all’interno della stessa partita.
Basta ricordare i remi tirati in barca prematuramente con l’Austria Vienna o con il Cagliari. Esempi all’interno dei confini nazionali e non, esempi che mostrano i due punti persi in entrambe le competizioni.
Due semplici punti che però avrebbero regalato già la testa della classifica di Serie A, in condivisione con la Juventus, e avrebbero permesso di ipotecare il passaggio del turno del girone di Europa League con alcune giornate di anticipo.
Due semplici punti, quindi, che avrebbero fatto comodo e che avrebbero fatto guardare gli altri da una posizione privilegiata, dall’alto. Ma sono proprio questi dettagli che permettono di arrivare lontano e che avrebbero permesso di scrutare il futuro con maggiore ottimismo.
Senza però dimenticare il fondamentale presente, che ora dice, in maniera chiara e netta, Sassuolo.
Edoardo Albanese