Consueta conferenza stampa pre partita per Luciano Spalletti. Il tecnico giallorosso, alla vigilia di Roma-Palermo, ha risposto alle domande dei giornalisti presenti a Trigoria.
“Nura da giovedì ha ricominciato ad allenarsi con la Primavera. Strootman è s disposizione, ieri si è allenato bene ma va pensata in maniera corretta la sua convocazione. Ruediger mercoledì viene con noi. Ricordiamo che c’è la premiazione Hall of Fame, ho già visto Toninho molto volentieri. Qualche piccolo segnale positivo da Vermaelen”.
Ritiene questo turno di campionato favorevole alla Roma? “E’ favorevole se vinciamo la partita perché il Palermo fuori casa fino ad ora ci ha fatto la classifica ed è insidioso. Poi dobbiamo vedere cosa riusciamo a produrre e non produrre all’interno della nostra prestazione”
Partita più insidiosa rispetto a quello che può sembrare? “De Zerbi è forte e promettente. Il tanto nominato Zamparini ha una grandissima qualità nel saperli scegliere e nel fortificarli caratterialmente, Se si va a vedere su quanti giovano siano partiti da lì maturando personalità ne troiamo diversi. De Zerbi avrà un futuro importante perché Zamparini ci vede lungo”.
Quando c’è una rimonta subita si arriva al concetto di mentalità. Se arrivasse un presidente che le chiede la mentalità vincente cosa farebbe? “Sono importanti velocità, potenza, qualità tecnica e carattere. Ci sono calciatori che non mollano mai e altri che abbassano il livello abbassando la guardia compiacendosi di quanto fatto. Il professionista deve capire qual è il momento in cui bisogna essere bravi. C’è il momento giusto per portare a casa il risultato. Ho avuto attaccanti che nella gestione facevano: <<Questa te la faccio prendere, questa la prendo io>>. In queste situazioni bisogna essere bravi. Mi fermo e torno indietro? Mi riposo e riparto? Noi ci siamo riposati un po’ nel confronto con la fatica e nelle situazione un po’ particolare. Però poi si riparte ed è fondamentale”.
Difesa ineccepibile col Napoli poi l’Austria Vienna, è stato un episodio al San Paolo? “No, secondo me lì abbiamo fatto bene e il livello che è possibile per noi è quello. L’anomalia è stata contro l’Austria Vienna. Il reparto non è solo e la conseguenza è anche di chi c’è davanti a loro. Gli episodi dolorosi non ci toglieranno mai la voglia di creare dei presupposti importanti e sono convinto che o faremo vedere già da domani”.
Le parole di Blind: Sono indignato con le parole di Spalletti”: “Ha ragione lui, non ho tempo di soffermarmi su queste cose qui”.
Garcia ha detto che è stato un errore portare a Roma i preparatori americani: “Succede questo: io quando vado a lavorare porto il mio metodo e ascolto anche agli altri. In questo caso sono loro che si devono adeguare al mio modo, lo hanno fatto subito e danno un contributo importante. Sono perfetti nel documentarmi sul lavoro che stiamo facendo e sono un valore aggiunto che mi fa lavorare meglio. Due ragazzi con i quali si può parlare di qualsiasi cosa. Chiaro poi che si devono allineare con il mio metodo di lavoro”.
Ruediger gioca meglio da terzino o da centrale? “Tutti e due. Ha qualità. Gli chiedi di fare il terzino e fluidifica non con la qualità di Peres ma difende con qualche difetto in meno rispetto al brasiliano o Florenzi. Quando è venuto l’allenatore della nazionale mi ha fatto la stessa domanda. Io ho risposto che dipende dall’avversario e dall’equilibrio durante la partita”.
Negli ultimi 5 anni solo 4 vittorie in Europa. La Roma è pronta per certi palcoscenici? “Però c’è stata spesso. Vuol dire che è stata brava a trovarsi lo spazio. Chiaro che se i dati sono questi dobbiamo migliorarli e noi in Europa ci siamo e ci vogliamo restare. E’ una necessità che abbiamo quella della visibilità in Europa, portiamo sulle spalle il nome della capitale d’Italia e dobbiamo abituare il mondo a godere della nostra bellezza”.
