Spalletti: “Qualcuno mi ha chiesto perchè non giocava e io ho risposto: perché voglio vincere”

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Luciano Spalletti è intervenuto ai microfoni di Roma Radio per parlare dell’imminente viaggio negli Emirati, della stagiona appena conclusa e di mercato

Sul prossimo impegno negli Emirati Uniti: “Sarà un vai e vieni in aereo, quando ero in Russia il viaggio più breve era di 3-4 ore, sono abbastanza abituato. A fare la differenza è l’abitudine”

I numeri sono a suo favore ma c’è qualche rammarico: “Io non ho fatto niente, ha fatto la Roma. Con questi giocatori ho trovato la situazione apparecchiata, sono loro, la loro qualità e la disponibilità a fare la differenza. Si può usare un modo diverso di ragionare fuori dal campo ma sono loro a fare la differenza”

Contro il Milan la squadra non ha tirato i remi in barca: “Si finisce dopo la partita di Milano, facciamo vedere che modo abbiamo di pensare e di lavorare sennò si sarebbero dette le stese cose “Sempre la stessa Roma…” è stato un messaggio importante. La solidità mentale è importante, sapere che una vittoria non creerà nessuna presunzione, una sconfitta non creerà alcun fastidio”.

Cosa c’è da migliorare? “E’ una piccolezza che può fare la differenza crescere a livello caratteriale. Dentro le partite a volte ci siamo abbassati e quello non deve succedere. E’ successo diverse volte e quindi è demerito della nostra impostazione mentale. La crescita della squadra è lì, nell’addizione dei caratteri dei giocatori. Se li guardi bene in faccia te ne accorgi dopo due minuti che carattere hanno”. 

Le vacanze di un allenatore?  “Dipende se ha moglie oppure no. Io starei a casa mia in campagna, ho coronato il sogno di papà di comprare un pezzetto di terra. Farò una settimana al mare con la bambina”. 

Alcuni calciatori lasceranno la Roma, come affronta questa faccenda? “Fa parte del ruolo, della crescita, del non aver lavorato in maniera giusta e non avere le qualità per stare in una situazione. Si dice la verità e si va avanti, poi ognuno può spiegarla come vuole. La Roma ha bisogno di determinate caratteristiche, per alcuni la Roma può essere poco, si prende quel che viene in base alla situazione. Ho visto complessivamente un buon gruppo, anche uno come Uçan ha grandissime qualità non ho mai fatto giocare e mi dispiace. Qualcuno è venuto a chiedermi perchè non giocava, la risposta è stata “perchè voglio vincere”.

L’esultanza al gol di Emerson: “E’ un buon gruppo, sono buoni ragazzi a parte qualche soggettività, che però è il minimo se si considerano 30 elementi. Son tutti felici anche per le performance del compagno, se uno pensa a far gol e non la passa al compagno che può farlo più facilmente si innescano meccanismi di individualità che non vanno bene. per i risultati del collettivo si cerca di migliorare”. 

I tifosi sono travolti dalle notizie di mercato: Possono stare tranquilli, la Roma ha lavorato molto bene negli ultimi tre anni, hanno fatto bene. Ci sono dirigenti forti e giocatori fortissimi, sarà così anche la prossima stagione”

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