Spalletti ai microfoni di Sky al termine della gara vinta dalla Roma contro l’Astra Giurgiu.
Difficile stabilire la proporzione tra meriti e demeriti: “Abbiamo fatto una gara di livello. Attenzione, continuità, proposte importanti. La squadra è rimasta attenta e aggressiva”.
Juan Jesus? “Un calciatore più fisico sugli esterni: “Sicuramente in quella fase aiuta ma non puoi avere la proposta che hanno gli altri. Lui ha fatto bene e ha ritrovato la qualità e la sostanza per dare una mano sulle palle inattive. E’ esplosivo. Ha fatto una buona partita”.
Iturbe? “Ha bisogno di avere sostegno. E’ forse troppo bravo e sensibile. Se avesse fatto anche gol avrebbe fatto un grandissimo secondo tempo. Sembra quasi sia ricascato nel timore di prendere iniziative perché se le prende incute timore. Il suo uomo indietreggiava”.
Hai in mente qualcosa di nuovo per dare qualcos’altro alla squadra? “Bisogna andare verso la strada intrapresa. Bisogna metterci qualità e sistemarci meglio. A Torino abbiamo concesso qualche metro e ti ci trovano il piccolo vantaggio che determina il secondo e diventa difficile fare la cosa giusta dopo. Noi abbiamo la nostra qualità e conosciamo la nostra squadra. Abbiamo perso l’abitudine di andare dietro alla linea difensiva però abbiamo trovato delle situazioni che non dobbiamo disperdere. Non c’è da travolgere e bisogna lavorare sulla sostanza e su quello che conosciamo”
Gerson? “Secondo me lui come trequartista può avere qualche difficltà perché non va in profondità e vuole la palla sui piedi. Non è Nainggolan o Perrotta. E’ molto tecnico e molto rapido di idee ma non molto di gambe quindi il suo ruolo è quello della mezzala. Anche io lo avevo guarato e mi sembrava che avesse più fiducia e stesse facendo meglio di ora. Non ho possibilità di dargli spazi che gli farebbero trovare ritmo e quindi deve essere bravo lui a ritagliarseli”.
Ancora una volta incantati da Totti, un modo di sdebitarsi con te e con la Roma per la concessione della festa che non era scontata? “Lo ha detto lei. Poi io avendo Lobont in squadra l’ho chiamato e gli ho chiesto di chiamarmi e di dirmi quello che scrivevano e dalla Romania si diceva che saremmo stati indietro per via della festa di Totti. Io invece ieri li ho visti molto bene anche se la regola sarebbe stata farlo in un altro momento”.