Spalletti: “Se perdo altre partite è giusto che venga mandato via. Totti? Non è entrato per un problema alla schiena”

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La Roma vince contro il Palermo fuori casa. Queste le parole del tecnico giallorosso a fine gara a Mediaset Premium: “Non è stata una partita facile, ma abbiamo giocatori che ci possono accompagnare nella maniera giusta verso fine campionato. Dzeko? Ha fatto bene quando è entrato, ha ancora un po’ di tossine dell’ultima partita, è fisiologico che oggi non abbiano recuperato”. 

Sembrava che lei volesse far entrare Totti? È un tasto sempre difficile, non dico niente altrimenti viene usato contro di me (ride). Se lei ha visto che non è voluto entrare…

Problema alla schiena?: Mentre si scaldava ha avvertito un problema, ha detto di sentire qualcosa e ha preferito non entrare. Le intenzioni erano quelle di trovare fra le linee El Shaarawy e Salah, che giocassero contro i loro centrali difensivi ma si poteva fare anche meglio.

Paredes ha ancora qualche difficoltà?: È un giocatore che ha delle caratteristiche ben precise e c’è ancora da vedere come può esprimersi al meglio, riesce a innescare benissimo qualsiasi azione se ha spazio, ha dei piedi che ce ne sono pochi in giro, nel coprire certe distanze deve migliorare. 

Grenier?: Giocare fra le linee è un po’ il suo ruolo, sa i tempi del pressing quando si perde palla. 

6 punti in più dell’anno scorso, si aspettava che anche la Juventus avesse 6 punti in puù rispetto allo scorso anno?: Noi si spera sempre che la Juventus cali, ma si allontana sempre… Noi siamo contenti di quello che stiamo facendo, loro sono fortissimi, sembrano in difficoltà ma poi tirano fuori l’orgoglio e la forza del club vincente, noi dobbiamo pensare a fare passo dopo passo senza guardare l’obiettivo finale, il passo di oggi ci consente di fare bene quello successivo.

Sul contratto: Se perdo altre due partite mi mandano via (ride). Si è perso 4 partite su 5 e si parla del contratto, ma che modo è? Le cose cambiano velocemente nel calcio, se perdo altre due partite è giusto che venga mandato via, ho fatto un favore a non firmare e loro hanno gradito secondo me, cioè la società. Pallotta l’anno scorso ha mandato via l’allenatore con 3 anni di contratto ed è felice? Bisogna pagare poi eh? Le dichiarazioni del presidente sono giuste, se la deve prendere con me perché io sono il responsabile ed è giusto che dica le cose a me, se tocca me va tutto bene, se tocca i giocatori gli rispondi. È un dispiacere vedere il Palermo così in fondo, siamo stati accolti benissimo, stadio molto bello, pubblico eccezionale che ci ha applaudito. Io presidente? Lo so anche fare!”

Queste invece le parole a Sky

Sappiamo delmal di schiena di Totti, speriamo nulla di grave: “Anch’io. Nel fare riscaldamento ha accusato il problema alla schiena, quindi poi ho scelto altri. Secondo me abbiamo fatto bene. Non era facile, l’Empoli aveva perso quindi avevano uno stimolo in più. Hanno tentato l’assalto respinto in maniera corretta. La partita è stata meritata da noi anche se abbiamo fatto fatica ogni tanto.

I momenti di calo? Mi preoccupano in generale, non solo in chiave Lione. Alcune volte non capisco questo calo di concentrazione e personalità dei miei calciatori, come capitato per 20 minuti nella ripresa. Ci brucia il pallone e non dovrebbe succedere. Quelli che ho fatto giocare sono andati bene: Mario Rui ha giocato molto bene, Paredes anche, Grenier l’ho tolto solo perché avevo paura che crollasse da un punto di vista di fiato alzando un po’ la squadra con Dzeko. Abbiamo bisogno di questi ragazzi, per arrivare in fondo abbiamo bisogno di loro, lo sappiano perché potrebbero servire da un momento all’altro. Visioni strategiche diverse fra me e Pallotta? Secondo me diverse cose vanno chiarite alle persone. Io con il presidente sono entrato in un momento di difficoltà senza chiedere niente, accettando situazioni già imbastite in precedenza. Si sono fatte cose in funzione di giocatori che ci hanno portato via: penso a Digne, Pjanic, soprattutto Gervinho che era stato l’uomo più importante della Roma negli ultimi due anni. Abbiamo rimesso delle pedine, senza badare a tante strategie. Mi vennero fatti due anni di contratto anche per dare un senso di continuità ai calciatori. Poi è andata molto bene. Quest’anno siamo andati bene, ora c’è un po’ di stanchezza e mancanza di continuità. A noi poi c’è capitato di tutto in questo periodo: due soli giorni di recupero per 14 gare. Cosa ci vuole per giovedì? La cosa importante sarà forzare la gara fin da subito senza prendere ripartenze. Soffocare i loro contropiedi. Loro sono bravi a portare giocatori fra le linee, sono bravi a essere attaccanti, a essere trequartisti, a buttarsi oltre la difesa. Se non li copri calciano da fuori, però la testa diventa fondamentale, soprattutto trovare 60mila tifosi.

Noi quest’anno non abbiamo mai giocato con il nostro pubblico al completo, non ho mai capito perché abbiano tenuto il punto, anche se per una motivazione giusta, contro quelli che li hanno divisi piuttosto che pensare alle difficoltà della Roma. Non capisco perché non si sia trovato un accordo. Con l’urlo della Sud ci sarebbe il primo passo per fare le rimonte”.

Manca un centravanti di riserva?: “Noi avevamo delle difficoltà a far mercato, per cui cerchi qualcosa. Magari un giocatore in più leva fiducia a un altro. Per esempio Dzeko è uno che ha bisogno di fiducia. Creandogli questo spirito intorno lui poi è riuscito a sbloccarsi. Il suo apporto è fondamentale perché sa che contiamo su di lui. El Shaarawy ha fatto bene, Salah era un po’ stanco”.

Allora ci sono giocatori stanchi: “Ci sono giocatori spremuti. A noi troppe partite, io ho cambiato poco e male, però per esempio l’infortunio di Florenzi è stato pesante per noi”.

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