Spalletti: “Se ce la prendiamo comoda, poi la paghi”

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spallettiLuciano Spalletti ha parlato ai microfoni di SkySport del pareggio contro l’Austria Vienna.

Ecco le sue parole:

“È una questione che succede così. Ce la prendiamo comoda, facciamo un metro di meno e quando trovi avversari che si giocano la vita lo paghi. Stasera non abbiamo fatto una brutta partita, l’abbiamo condotta bene, si poteva sfruttare qualche situazione di più. La partita l’abbiamo fatta, poi, però, quando è tranquilla si diventa faciloni e si fa un metro di meno. Se ci piace fare così c’è da alzarsi sui pedali e lavorare.

Poca maturità nella gestione?
Può essere, nel senso che noi quando facciamo qualcosa di buono subito ci si prende questa posizione comoda, si pensa subito che la partita dopo può essere la conseguenza di quella precedente. Fino al 3-1 abbiamo fatto bene, poi non siamo stati cattivi a portare in fondo altre azioni perché sembrava chiusa. Questa volta ho fatto i cambi giusti, alzo la squadra, provo a vincerla ancora di più. Tornando indietro avrei fatto la stessa cosa perché era quella giusta. Poi è arrivato il pareggio e ora si complica la vita. Abbiamo pressato, non sempre, ma l’abbiamo fatto. Poi c’è qualcuno non al meglio della condizione, abbiamo molti infortunati, però è vero in casa contro un avversario così si può mantenere una pressione costante sul difensore avversario. Non abbiamo subito l’Austria, hanno giocato poco, loro puntano sempre a chiudere velocemente l’azione. Poi sui gol ci sono stati diversi errori che loro hanno sfruttato bene.

I cambi sono stati letti dalla squadra “come è finita la partita”?
Ora è facile criticare, ma non sempre si ha ragione. El Sharaawy mi ha chiesto la sostituzione, Florenzi lo stesso, Iturbe lo levo e metto uno più difensivo sulla fascia sinistra. Per cui mi dispiace ma non è stato così. Sono state obbligate e richieste dai giocatori.

Il risultato dell’Astra Giurgiu?
Con il culo si fa poca strada. Forse potevo far entrare Strootman ma ha ancora fastidio, perché rischiarlo?

Su Gerson, Leonardo mi può dare una mano. Fa fatica quindi i 10 metri più indietro gli hanno fatto bene. Ma anche oggi è stato lento nella gestione e in alcune scelte. Deve crescere, è un ragazzo, ha buon piede ma deve crescere”.

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