Spalletti: “Per Daniele devo fare mea culpa. Domani Strootman sarà con noi e c’è anche il contesto affinchè Totti parta titolare”

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spalletti-conferenza-1 (1)E’ andata in scena la consueta conferenza stampa pre-partita. Mister Spalletti ha risposto alle domande dei presenti in sala riguardo al match di domani contro il Palermo e non solo.

Queste le sue parole:

Come ripartire dopo la buona prestazione offerta contro il Real che, però a portato ad un risultato negativo: “Analizzando quello che è successo, dall’evidenza dei fatti, tenendo in considerazione quello che era stata la ricerca nella preparazione, i presupposti. Poi viene fuori in realtà quello che è andato bene e quello che è andato male di fronte a un confronto con la squadra. E’ il pacchetto dell’analisi della partita che ti fa ripartire, senza tenere nascosto niente. E’ vero che alcune cose le abbiamo fatte molto bene e li dobbiamo appoggiarsi, altre cose vanno migliorate velocemente perché non le abbiamo fatte bene.”

Sulle dichiarazioni di Paulo Sousa sulla squalifica di Zarate contro la Roma: “Bisogna che ribadisca delle cose: Paulo Sousa mi sembra una bella persona, un grande campione e un grande allenatore. Proprio per questo ha giocato in squadre importanti, ha vissuto periodi importanti in Italia. È segno che le cose le sa, che quello che dice è quello che sa. Che probabilmente è come dice lui, se lo dice lui è così. Io non sono mai stato un calciatore importante, quello che dice lui è quello che sa.”

Sull’infortunio di De Rossi: “Per Daniele è una cosa che mi sento addosso. Qualcosa da tenere in considerazione c’era che di conseguenza devo fare mea culpa. Mi dispiace, non lo avremo per un po’ di tempo. Dipende da me, non cerco scusanti. Io ho visto gli allenamenti, se il risultato è questo ho sbagliato io.”

Con l’assenze di De Rossi si passerà ad una difesa a 4: “Il fatto predominante è che perdiamo un giocatore importante, ma abbiamo la possibilità di sostituirlo perchè Vainqueur ha fatto vedere che su di lui ci si può contare, da domani viene Strootman con noi. Sta lavorando bene. C’è Keita che non ho fatto giocare, ma conosciamo il suo valore. Siamo coperti, c’è il dispiacere di non avere l’apporto di Daniele.”

Se la squadra sia più avanti o indietro rispetto alle aspettative del mister: “Mi aspettavo di poter incidere un po’ di più sotto l’aspetto del contributo nervoso all’inizio. Ci abbiamo messo qualche giorno in più per andare a vedere meccanismi che funzionavano. Ci sono stati dubbi nelle partite vinte, alcune partite potevano andare diversamente perché abbiamo prestato il fianco. Sono abbastanza contento del lavoro della squadra, le situazioni progrediscono di giorno in giorno, vedo tutti predisposti per migliorarsi ulteriormente, questa è la cosa che mi dà forza e fiducia.”

Sul rendimento di Pjanic e della sua mancanza di continuità: “Mire ha una qualità immensa. E’ vero che è stato sottolivello mercoledì, però ha corso tanto, è andato a fare quello che speravo non succedesse. Il mio disegno era quello di mantenere più possesso palla, e se lo fai, fai meno fatica. Lui avrebbe avuto la possibilità di esprimere le sue qualità. Quando il possesso palla l’ha comandato il Real noi ci siamo dovuti adeguare scivolando da destra a sinistra diverse volte. Questa copertura molto alta dei terzini lo ha costretto ad un lavoro che gli ha fatto disperdere un po’ delle sue qualità. La sua prestazione al di sotto si può leggere in quest’analisi, però può e deve fare di più.”

Sull’ingresso in campo di Totti di mercoledì: “Noi facciamo scaldare a turno i giocatori, poi ad un certo punto ho chiesto al mio collaboratore di chiamarlo. Lui non ha capito ed è tornato indietro, poi sono andato io a chiederglielo ed è entrato.

Reazione di Dzeko a seguito dell’esclusione contro il Real e sulla sua presenza in campo domani:  “Quando si fa questo lavoro qui purtroppo di gente ne rimane fuori, non è che poi ci rimangono benissimo ma devono essere dentro un comportamento professionale se no non va bene. Loro lo fanno, ma non ci rimangano bene. E’ un segnale, se uno poi non dà un contributo loro si fanno trovare pronti. L’altra sera in panchina ce n’erano diversi, però poi tutto si è sfilato in maniera corretta. Domani Dzeko può giocare, come possono giocare altri. Non è che detto che uno escluda l’altro. E’ uno di quelli che può giocare.”

Condizioni di Castan e Iago Falque: “Iago è un giocatore che fino ad ora è rimasto a fare dei lavori in più perché sentiva il bisogno di incrementare la sua condizione fisica, mi ha fatto piacere. È un buon calciatore, riesce a fare più ruoli. Secondo me diventa forte messo in condizione di fare quello che è il suo ruolo. Si adatta a fare tutto, io lo tengo in considerazione come tengo in considerazione tutti. Leo si sta impegnando in una maniera straordinaria. E’ rimasto qui, per cui lo guardo come un altro calcio e naturalmente valuto di conseguenza di quello che vedo, senza andare sempre a mettere occhi a quello che è successo in precedenza. Io cerco di mettere in pratica con tutti l’evidenza dei fatti, cerco sempre di tenere in considerazione tutti e tutto per il bene della Roma. Sono qui per fare questo, non faccio differenza. È la Roma la cosa più importante che noi abbiamo davanti, soprattutto i risultati. Non noi soltanto. I 60mila dell’altra sera è un patrimonio che ci deve dare responsabilità e sostegno, a cui dobbiamo essere devoti. Noi siamo fortunati ad avere un patrimonio così importante dietro.”

Come rendere Salah un giocatore letale negli ultimi metri: “Lui ha questo scatto bruciante, proprio perché lo ha e lo mantiene poi quando arriva in fondo qualcosa in lucidità si perde. Lui riesce a farne anche due di scatti. Non ha attraversato un bellissimo periodo dal punto di vista fisico, probabilmente in questo momento qui riusciva a fare soltanto uno scatto, ma è dettato da una sua condizione. Lui ha personalità davanti alla porta, sceglie e sceglie bene. Ha un gran piede, è convinto della sua forza e della sua personalità. C’è dispiacere che in qualche situazione non abbia fatto gol. Ci sono tutte le qualità perché questo avvenga sempre. La partita dell’altra sera ha fatto vedere che ci può dare un contributo importante, lo teniamo stretto perché domani può aiutarci molto per tentare di vincere questa partita delicata.”

Infine sul’uscita di Totti: “Che ci fai con me ormai?” ha risposto:
“Io credo e considero così fortemente Totti un calciatore che lo valuto al pari degli altri. È importante che lui si senta considerato al pari degli altri. I nostri obiettivi sono sempre i risultati, per questo io devo mettere in campo quell’equilibrio nel modo di creare un contesto di squadra che sono giusti per quello che riguarda il mio ruolo. Sono convinto che lui possa dare un immenso aiutato sotto l’aspetto della qualità alla squadra. Lo deve fare da dentro il gruppo, non deve essere troppo distante, se no gli altri si rischia che non ce la facciano a seguirlo. Lui ha bisogno del gruppo, non può stare laggiù da solo. Questa settimana Totti si è allenato bene. È un periodo che si allena con continuità, eccetto qualche allenamento. È venuto il giorno dopo la partita con il Real, ha fatto quello che hanno fatto gli altri. Secondo me può esser pronto per giocare perché è dentro il gruppo, se la considerazione è questa. Io non faccio il trombettiere, faccio l’allenatore. Però anche io a volte ho contribuito a farlo essere un po’ fuori dal gruppo nella gestione precedente. Questo non ha fatto bene né alla squadra né a lui. Lui ha bisogno del lavoro della squadra. I ragionamenti sono questi e debbono collimare per arrivare al risultato della squadra. Lui ultimamente ha fatto bene sotto l’aspetto dell’impegno, secondo me ci potrebbe essere il contesto perché Totti sia titolare domani. Questo non esclude Dzeko, se no voi prendete e mi create un’altra situazione dove poi si affossa un calciatore e lo si mette in contrasto con un altro, cosa che io non faccio e non esiste. Domani potrebbero giocare anche tutti e due.”

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