Spalletti: “Le radici sono forti. Nainggolan? Ha fatto vedere la furia guerriera”

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Consueta conferenza stampa pre partita per Luciano Spalletti. Alla vigilia di Roma-Bologna, valevole per il dodicesimo turno di campionato, il tecnico toscano ha risposto alle domande dei giornalisti presenti a Trigoria.

“Nura si allena con la Primavera, Mario Rui dalla prossima settimana si allenerà con la Primavera, Totti e Manolas individuale, Emrson individuale, Seck oggi rientra in gruppo, Fazio rientra ma va valutato per avere una risposta dalla sua percezione, Paredes ha fatto i controlli e sono negativi per complicazioni maggiori, ha un trauma al ginocchio destro, inizierà ad allenarsi e si vedrà come va. Su Vermaelen non ci sono ipotesi chirurgiche, non c’è bisogno di controlli specialistici, se ci fosse bisogno li farebbe, la prognosi non si può fare con certezza, secondo noi siamo al punto dove in poche settimane potremmo riaverlo a disposizione, tra le due e le cinque”. 

La sua idea sul Bologna, squadra che non rinuncia: “E’ proprio così, l’ultima l’ha persa in inferiorità numerica. Donadoni sa dare serietà e qualità alle squadre che ha allenato, la società è forte, impone la cadenza che deve avere la squadra. Sarà una partita difficile come le altre ma pensiamo di poter usare la nostra crescita constante e di poter fare una buona prestazione malgrado qualche problemino”. 

Ruediger sta stupendo per la brillantezza atletica, può giocare la terza in 8 giorni? “E’ una cosa che è corretta da porre. Bisogna valutarla questa cosa, perché in un recupero di un calciatore che ha avuto questo infortunio c’è il rischio a fargliene fare 3 in 8 giorni e bisogna essere coscienziosi”. 

Ha più chance Fazio? “Probabilmente lo faccio giocare ma bisogna vedere. Va fatta anche una valutazione sui 90 minuti, l’allenamento di oggi ci può dire qualcosa in più. La loro sensazione durante la mezzora di allenamento di oggi è fondamentale per noi. Saranno una cinquantina di minuti tra palestra e campo”. 

Sono 17 gol fatti e 4 subiti all’Olimpico: “E’ casuale, a volte ci è successo di vincere con 4 gol ma facendo fatica. Trovi un gol e in 10 minuti sistemi la partita. Altre partite ho visto più equilibrio nell’andare a creare delle insidie e magari non abbiamo vinto. Un po’ di casualità c’è, poi può anche darsi che casa nostra ci faccia sentire più tranquilli. In generale però vedo una squadra cresciuto in alcuni elementi ma soprattutto nelle radici. Un albero fa i fiori e dici che bella pianta ma le radici ora sono forti”. 

Il ct del Belgio non ha convocato Nainggolan perché non in forma, lui ha risposto che sta bene: “Nainggolan ora è quello che noi vogliamo. Si fa trovare pronto a questo doppio ruolo che gli chiedo, trequartista e mediano quando gli altri hanno palla. Fa un po’ tutto, ha passato un paio dipartite come penso che sia fisiologico in cui ha abbassato un po’ il livello di rendimento. Sta bene, ha fatto vedere la furia guerriera che dobbiamo tutti prendere”.

Alla luce della crescita e dell’emergenza, la Roma è in grado di sostenere i 4 davanti? “Si, abbiamo calciatori forti. Tutti quelli che giocano nella Roma lo sono. Emrson per esempio ha dimostrato di esserlo. Nell’ultima partita con gli uomini contati abbiamo dimostrato di avere un reparto difensivo importante. Se si sposta troppo il baricentro si diventa prevedibili. Non abbiamo molte sostituzioni nemmeno davanti mancando Totti. Dobbiamo fare attenzione, possono coesistere e questo 4-2-3-1 è nato in funzione anche dei calciatori che abbiamo. Poi se El Shaarawy fa dei rientri importanti mi piace sottolinearlo. Le coperture sono essenziali e permette anche agli altri di mirare la zona dove andare a fare una chiusura preventiva”. 

Le polemiche sul virgolettato di Buffon? “Io non ho in mano delle situazioni dove possa andare a guardare quello che succede alla Juve. Ho totale impegno nelle situazioni nostre e noi non siamo aiutati da niente e nessuno. Contro l’Empoli il portiere, che è nostro, ha parato tutto. Tutte le nostre partite sono cariche di difficoltà. Non sono preparato”. 

L’ultimo gol di potenza da fuori area risale a Roma-Carpi, non è una soluzione che si prova poco? “Abbiamo le qualità per farlo, mala squadra funziona e le ha anche provate. Paredes ha un tiro fortee ci ha provato ma non è ancora tranquillo, si vede che lo ricerca. De Rossi, Perotti, Emerson, Nainggolan hanno il tiro da fuori, ci abbiamo provato ma è una casualità anche questa. Magari fidandosi di più della manovra si anticipa di meno la chiusura dell’azione ma è qualcosa che spacca le difese quando si chiudono ed è una soluzione da prendere in considerazione”

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