È intervenuto ieri sera, ai microfoni di BarForzaLupi, su Centro Suono Sport 101.5, l’ex giocatore ed allenatore delle giovanili della Roma, Angelo Benedicto Sormani, per parlare della situazione attuale del club giallorosso.
“La Roma è in un momento di transizione. Quest’anno è mancato un soggetto che da una caratteristica alla squadra come era l’anno scorso Salah il quale permetteva alla Roma di giocare molto velocemente nelle ripartenze. L’anno scorso subiva troppo in difesa, quest’anno invece bene sul lato difensivo ma si è perso troppo su quello offensivo. Io però credo che Di Francesco, piano piano, riuscirà ad ottenere buone posizioni in classifica anche se ormai la Roma può lottare solo per la qualificazione in Champions League”.
Tu sei un allenatore. Come può un allenatore migliorare i giocatori nel tiro in porta?
“Tanta esercitazione e tanta pazienza. In partita bisogna sempre mettere il compagno in condizioni buone per poter calciare in porta”.
Da grande attaccante quale sei stato, cosa ne pensi di Edin Dzeko?
“Quando ha tempo di coordinarsi è micidiale, bisognerebbe liberarlo di più come l’anno scorso. Quest’anno sembra intestardirsi troppo per cercare il gol”.
Hai allenato le giovanili della Roma nel finire degli anni 80. Quindi hai visto crescere anche Totti?
“Sì, ci sono stato dall’85 all’89 e Totti era agli inizi con la Roma”.
Non pensi che poteva continuare un altro anno?
“La classe di Totti è straordinaria, ma nel calcio di oggi serve anche la condizione per poter affrontare almeno 70 minuti di gioco e questo lui non lo poteva più fare. Mi sarebbe dispiaciuto vederlo faticare in quello che gli è sempre riuscito meglio. Come ha lasciato lui è stato bello”.
Cosa ne pensi dei tuoi connazionali, Bruno Peres e Alisson, croce e delizia della Roma?
“Di Bruno Peres ho letto sui giornali dell’incidente e sono contento che non si sia fatto del male.
In quanto ad Alisson, invece, è un portiere incredibile, sempre lucido ed attento”.
Valerio Iosa
