Dopo 3 stagioni di assenza, la Roma torna in Europa, nell’Europa che conta, in Champions League.
Stasera il debutto in casa contro il Cska Mosca, la formazione più abbordabile del girone E, che comprende anche Bayern Monaco e Manchester City, le squadre campioni di Germania e Inghilterra, fra le più attrezzate per arrivare fino in fondo nella competizione.
La domanda è: quale ruolo potrà svolgere la Roma in Champions?
“Noi saremo outsider”, ha precisato Rudi Garcia subito dopo il sorteggio. Il tecnico francese sa bene che, pur avendo una rosa più ampia e forte rispetto a quella della scorsa stagione, passare il girone sarà un compito improbo.“Il ruolo di favorito in campionato mi va anche bene, perché i miei giocatori hanno voglia di migliorarsi rispetto alla scorsa stagione”, ha detto alla vigilia del campionato; ma, in Champions la musica è diversa. Non per questo, però, si deve partire già battuti o timorosi degli avversari.
C’è chi dice che la Roma dovrebbe lasciar perdere l’utopia europea per convogliare tutte le energie sul campionato, obiettivo più alla portata. Ma è un ragionamento prematuro e limitativo. Intanto, giochiamocela. Vediamo cosa è in grado di fare questa squadra. Poi, casomai, arriverà il tempo delle strategie. Puntare alla vittoria in campionato è un dovere. Ma lo è anche andare avanti il più possibile in Europa, per non essere più considerati “di quarta fascia”.
Stasera inizia il percorso che dovrà portare l’AS Roma ad essere stabilmente tra le grandi d’Europa.
