Rubrica, l’analisi dell’avversario: il Palermo

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1366x768La quindicesima posizione occupata nel campionato italiano non permette di dormire sonni tranquilli; i 26 punti ottenuti in 25 giornate infatti, lasciano presagire una salvezza che potrebbe giungere solo agli sgoccioli di questa stagione. Con un Frosinone che pian piano sta risalendo la china dunque, tutte le squadre sotto quota 30 punti iniziano a sentire il fiato sul collo. Specie chi sta passando delle ultime settimane alquanto tormentate e confusionarie, specie chi ha collezionato solo 2 punti nelle ultime 4 partite. Di chi stiamo parlando? Ovviamente del Palermo di Iachini, prossimo avversario della Roma.

Analisi; l’Hannibal Lecter del calcio italiano. Quando si comincia un’analisi di una squadra bisogna cercare delle informazioni, vedere le partite precedenti, studiare dei dati e carpire delle analogie, degli schemi o delle interpretazioni tattiche ripetute; ma in questo caso non è stato fattibile. Non per pigrizia o incuranza ma semplicemente per l’impossibilità dovuta dalle varie e diverse gestioni tecniche che si sono susseguite nel Palermo Calcio. Infatti in questi 25 match di Serie A si sono succeduti ben 5 allenatori. Da qui il motivo dell’associazione tra il dottor Lecter, personaggio immaginario ideato dallo scrittore Thomas Harris, e il mangia allenatori, Maurizio Zamparini. Il numero 1 rosanero non è nuovo ad esoneri, a licenziamenti in corsa ma anche a eventuali richiami dopo varie partite. Basti pensare che ha collezionato ben 56 tecnici in 29 anni di onorato servizio come Presidente di squadre di calcio. Un numero allarmante che viene rafforzato se collegato agli 11 mister che sono stati prima cacciati e poi riabbracciati e coccolati dopo qualche mese, come se nulla fosse accaduto.

Ma la situazione più paradossale della ormai trentennale carriera del Presidente friulano è certamente quella che si è verificata negli ultimi 3-4 mesi: prima l’esonero di chi in Serie A li aveva riportati e mantenuti, Iachini, “fatale” fu il successo casalingo contro il Chievo Verona per 1-0, e l’ingaggio di Ballardini, già in precedenza sulla panchina rosanero e autore di vari avvicendamenti. Poi l’allontanamento del tecnico ravennate dopo appena due mesi e al termine del match vinto per 0 a 1 con il Verona al Bentegodi. Ancora una volta la vittoria contro una squadra veneta diede il la al licenziamento, anche se in quel caso fu doveroso allontanare l’ex coach di Cagliari e Lazio, viste le dure e dirette dichiarazioni del Capitano Sorrentino che al triplice fischio finale, dopo una prestazione di assoluto livello, affermava che i 3 punti fossero arrivati senza una guida tecnica che li gestisse e allenasse ma per solo merito della voglia e della determinazione di chi era sceso in campo. Parole che vi riproponiamo nel seguente video:

 

 

Zamparini quindi, non poteva rimanere impassibile a tali esternazioni e diede il via ad una ulteriore girandola di nomi; con l’alternarsi di Viviani, Tedesco e Bosi, ma questi ultimi due furono una seconda scelta, a  causa dell’impedimento legato al mancato possesso del patentino da parte del tecnico contattato per allenare la squadra, ovvero l’argentino Schelotto.

Chi per una, chi per due partita e chi per alcuni mesi. In molti hanno guidato la squadra siciliana, ma senza molti risultati.

La macchina era stata costruita per un solo guidatore e finalmente dopo una lunghissima contrattazione, il legittimo proprietario è tornato al volante. Infatti la settimana scorsa dopo l’ennesimo scivolone stagionale, Zamparini è tornato sui suoi passi richiamando Iachini. Ma non è stato tanto questo a stupire, visti i precedenti, quanto la lettera di scuse pubblicata sul sito ufficiale del club, dove il numero 1 chiedeva perdono per tutto il caos generato e ringraziava il vecchio e nuovo mister per aver accettato l’incarico.

Un ritorno al passato quindi, per migliorare il futuro.

Anche se i tifosi già conoscono in anticipo l’esito, perché anche se manterrà la categoria, cominceranno nuovi dissapori a partire da giugno con l’inizio del calciomercato.

Il topic degli acquisti e delle cessioni è stato sempre uno dei maggiori problemi della gestione di Zamparini. Molti sono stati i giocatori che sono arrivati sconosciuti o quasi nella calda Sicilia, lì però si sono fatti notare e appena hanno raggiunto il giusto prezzo sono stati salutati senza troppe smancerie, come galline dalle uova d’oro. Da Amauri a Sirigu, dai campioni del mondo Grosso e Barzagli a Abel Hernandez, da Ilicic a Toni,  per finire con i tre tenori: Cavani, Pastore e Dybala. Con molta probabilità il prossimo della lista è il “MudoVazquez, che nonostante la stagione non proprio esaltante della squadra, riesce comunque a risultare e ad esaltare con le sue giocate, come possiamo vedere nella prossima clip:

 

Tornando al discorso della gestione, non è che sia sbagliato comprare a poco e rivendere a tanto, ma bisognerebbe reinvestire i soldi guadagnati nella squadra, nella struttura societaria, di scouting e nella progettazione dello stadio di proprietà, per poterla mantenere a certi livelli, come ad esempio da anni fa l’Udinese di Pozzo. Invece il must societario è prendere sconosciuti, rivalutarli e scovare nuovi sconosciuti per sostituirli. Una programmazione non proprio lungimirante, che associata all’annoso discorso sugli allenatori, crea una bomba sempre pronta ad esplodere, con tanto dispiacere per i tifosi rosanero.

Prossimo incontro: Roma-Palermo domenica 21 febbraio 2016 ore 20:45

Probabile formazione: (3-5-2) Alastra, Struna, Gonzalez, Andelkovic, Morganella, Hiljemark, Jajalo, Chochev, Rispoli, Gilardino, Vazquez. Allenatore:Iachini. A disposizione: Marson, Pezzella, Cionek, Vitiello, Brugman, Maresca, Cristante, Quaison, Balogh, Trajkovski, Djurdjevic, Bentivegna.

 

Edoardo Albanese

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