Rubrica, l’analisi dell’avversario: il Chievo Verona

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chievo_verona_by_w00den_sp00n-d6yc3w9Undicesima posizione occupata nella classifica di Serie A, 21 gol fatti e 18 subiti. 18 proprio come il suo futuro rivale. Sono 22 i punti conquistati in 17 partite, frutto di 6 vittorie, 4 pareggi e 7 sconfitte. Di chi stiamo parlando? Ovviamente del Chievo Verona, prossimo avversario della Roma.

Analisi: L’equilibrato lottatore. L’inizio scoppiettante aveva regalato emozioni forti; la vittoria roboante contro l’Empoli in trasferta per 1-3 e quella clamorosa contro la Lazio per 4-0 hanno fatto credere di poter puntare a più di una semplice salvezza. Il pareggio contro la Juve, ottenuto soffrendo ma anche con qualche rimpianto per la gestione arbitrale, ha segnato il punto più alto di questa prima parte di campionato. I 7 punti nelle prime 3 partite sembravano far presagire un campionato diverso, come il primo in Serie A con Del Neri in panchina. Ma dalla terza in poi i sogni son rimasti tali, Maran e i suoi, sono tornati con piedi per terra.

Da lì in avanti è stato tutto più equilibrato, proprio come il Chievo Verona. In molti dei dati analizzati, si riscontra sempre un certo bilanciamento; sui 22 punti ottenuti, 11 in casa e 11 in trasferta, frutto di 6 vittorie, spartite perfettamente tra lo stadio Bentegodi e il resto d’Italia, così come i 4 pareggi stagionali, 2 e 2. Equilibrio che leggermente si discosta parlando delle sconfitte, 7, di cui 3 a Verona e 4 non. Ne manca una per pareggiare anche questo indice e i tifosi della Roma sperano di poterli aiutare. Infine anche le reti fatte si dividono in 10 casalinghe e 11 esterne. I gol subiti, 18, si distribuiscono perfettamente nell’arco dei 90’, 9 presi nei primi tempi e 9 nei secondi. Inoltre combaciano con quelli incassati dalla squadra di Garcia, 18, appunto. Gol incassati che permettono alla squadra di Maran di avere la quinta miglior difesa del campionato. Il merito di tale posizionamento è di tutta la fase difensiva. Fase che, però, comincia con il portiere Albano Bizzari, autore di 64 parate in tutte le 17 partite disputate, di cui 22 giudicate decisive. La media voto 6,32 è superiore di un centesimo a quella del collega Szczesny, pur avendo quest’ultimo giocato 4 gare in meno. A 38 anni l’estremo difensore ex Lazio e Catania ha scoperto una seconda giovinezza, stupendo tutti con prestazioni di grandissimo livello, tanto da aver lasciato per ben 4 volte la rete inviolata. Tale numero, però, potrebbe risultare infimo se confrontato con quello dello scorso anno, dove su 13 dei 28 match disputati non ha subito alcun gol.

Ma non tutti i meriti sono da assegnare al solo Bizzarri, parte di essi vanno attribuiti anche all’ottima preparazione tattica che Meggiorini e compagni possiedono. Infatti, si riscontrano due linee molto unite e compatte a cavallo della propria area di rigore; centrocampo e difesa creano una sorta d’intasamento centrale che spinge gli avversari a spostarsi sulle fasce per cercare di far gol. I cross laterali quindi, sembrano una leggera concessione dei gialloblù, consci di uno strapotere aereo dato dalla stazza della propria retroguardia. Dainelli, Gamberini, Cesar e Cacciatore hanno nello stacco aereo, infatti, uno dei propri punti di forza. Altezza che però è anche uno dei limiti, perché spesso porta ad un’eccessiva staticità. Infatti, molti dei gol subiti sono arrivati per mancanza di reattività o per eccessiva lentezza nell’intercettare gli scambi stretti degli attaccanti avversari. Oltre ai cm, a fermare le avanzate offensive ci pensa anche l’ardore messo in campo dal Chievo, poiché sono al primo posto per falli commessi, 301. Record che però non deve far pensare ad una squadra cattiva, ma solo ad un lottatore e la sola espulsione ricevuta è lì a dimostrarlo. Dati e numeri che ci riconducono al titolo iniziale, l’equilibrato lottatore.

La foga e l’arretramento dei centrocampisti per aiutare la difesa, non causa però, problemi di isolamento all’attacco. Rigoni, Castro, Birsa, Radovanovic e Hetemaj hanno prodotto circa un terzo degli attacchi totali della squadra. Come un terzo dei gol effettuati sono realizzati dalla linea mediana. Molto frequenti, difatti, sono gli inserimenti dei centrocampisti senza palla. 14 sono gli assist nati dai loro piedi.

La fase offensiva è coadiuvata da tutta la squadra, i terzini Gobbi, in special modo, e Cacciatore partecipano molto all’azione, con cross dal fondo, sovrapposizioni sulla fascia o passaggi filtranti. Come in occasione del gol dello 0-2 contro il Carpi di Meggiorni. Quell’azione, che riproponiamo nel video, è molto spesso utilizzata. Il terzino passa il pallone verso il centro, una delle due punte fa finta di venire in contro ma poi scappa via, sovrapponendosi e facendosi trovare pronto a ricevere il passaggio dell’altro attaccante che nel frattempo ha preso il pallone.

 

 

Frequenti sono anche i cambi di gioco o le azioni che iniziano da destra per concludersi a sinistra e viceversa. Ma anche quelle che portano i due attaccanti a giocare molti vicini, facendo la sponda l’uno per l’altro o lo spostarsi verso l’esterno di uno dei due per ricevere il pallonetto dalla metà campo o dalla difesa, così da creare lo spazio al centro dall’ area che viene spesso occupato dall’ altra punta o dall’ inserimento dei centrocampisti. Inoltre 7 gol sui 21 totali sono arrivati con tiri dalla distanza, proprio come la Roma. Molti pericoli nascono, infine, dalla fascia sinistra, dove a pennellare cross ci pensano solitamente Gobbi e Meggiorini. 9 dei 32 assist totali sono da attribuire a loro. Inoltre l’attaccante col numero 69 sulle spalle, grazie anche a 4 gol realizzati e molti assist, sta risultando il miglior giocatore del Chievo Verona. L’ex Bari in questo inizio di campionato ha fatto ricredere molti addetti ai lavori, unendo alla più che discreta tecnica di base anche una buona costanza. Continuità che è stata spesso la pecca di questo calciatore, che l’ha accompagnato in tutta la carriera. Ma le sue capacità gli hanno permesso di eseguire 7 assist totali, uno di questi è da stropicciarsi gli occhi.

 

 

Infine tutta la mole di gioco creata è indirizzata verso la punta centrale, Paloschi, o in alcune occasione Inglese. Il primo proprio ieri ha festeggiato i 26 anni e nelle 17 giornate ha siglato 6 gol e 4 assist. Il numero 43 agisce da prima punta nello scacchiere di Maran, anche se, come abbiamo già detto, partecipa molto al gioco della squadra, con sponde sia aeree sia non. Ma il peso dell’attacco non è sempre stato sulle spalle dell’ex Milan, infatti, in alcune occasioni è stato sostituito, anche degnamente, da Roberto Inglese. Schierato in campo in 11 occasioni, di cui solo 4 dal primo minuto, ha inciso segnando 3 gol e fornendo un 1 assist proprio nell’azione che vi abbiamo fatto vedere nel primo video.

Per terminare, il Chievo Verona per anni è stato rappresentato da Sergio Pellissier, che da qualche tempo non rientra più nelle gerarchie di Maran. Anche se lui, a 36 anni, riesce comunque a far parlare di sé.

 

 

Prossimo incontro: Chievo Verona-Roma 6 gennaio 2015 ore 15:00

Probabile Formazione (4-3-1-2): 1 Bizzarri, 29 Cacciatore, 5 Gamberini, 12 Cesar, 18 Gobbi, 19 Castro, 4 Rigoni, 56 Hetemaj, 23 Birsa, 69 Meggiorini, 43 Paloschi. Allenatore:Maran. In panchina: 32 Bressan, 90 Seculin, 21 Frey, 3 Dainelli, 20 Sardo, 8 Radovanovic, 6 Pinzi, 7 Pepe, 10 Christiansen, 40 Mpoku, 31 Pellissier, 45 Inglese.

 

Edoardo Albanese

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