Rubrica, l’analisi dell’avversario: il Carpi

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aIl terz’ultimo posto in classifica con 19 punti conquistati in 24 giornate, inducono i rivali di turno alla calma e alla tranquillità. Ma la vittoria del Napoli grazie ad un calcio di rigore o la sconfitta contro la Fiorentina ottenuta solo nei minuti finali, rivoltano queste visione. Nonostante i mezzi tecnici non eccelsi infatti, non ci pensano proprio ad arrendersi. Di chi stiamo parlando? Ovviamente del Carpi di Castori, prossimo avversario della Roma in campionato.

Analisi: Il rivoluzionato lottatore; la stagione 2014/2015 sarà ricordata da tutti i tifosi biancorossi per la prima storica promozione in Serie A, conquistata sul campo con 80 punti, più 9 sul Frosinone, con 59 gol realizzati e 28 subiti. Dato che indica la miglior difesa e il terzo miglior attacco della scorsa Serie B. Il grande fautore di questo ultimo indice è stato Jerry Mbakogu con 15 reti. L’attaccante nigeriano, veloce, forte fisicamente ma soprattutto abile opportunista dell’area di rigore, era stato il principale artefice dell’improbabile promozione; a cui dedichiamo il prossimo videoclip:

 

 

Ma in campo si va in 11 e gli altri 10 non sono stati lì a guardare, anzi. Perché se la punta finalizzava, il merito va attribuito a chi difendeva in maniera esemplare. Alla base dei risultati infatti c’era un’ottima organizzazione difensiva, fondata su un ottimo gruppo.

L’unione al centro della vittoria, la coesione per un sogno.

Sogno che è diventato realtà il 28 aprile 2015, grazie al pareggio con il Bari. Una gioia incontenibile per chi negli ultimi 15 anni aveva assistito prima ad un fallimento, poi al rischio del secondo, una fusione con un’altra società e infine la gloriosa scalata dalla LegaPro alla A, in sole 5 stagioni.

Per non esser solo di passaggio, quest’estate il direttore Sogliano aveva cercato di rivoluzionare la rosa creando un mix tra giovani di prospettiva e calciatori di esperienza, di categoria. Così con un budget non proprio prosperoso erano arrivati in prestito Marrone dalla Juventus, Matos dalla Fiorentina, Wallace dal Chelsea, il portiere Brkic e il terzino Gabriel Silva dall’Udinese. Ma anche alcuni parametri zero come l’estremo difensore Benussi, il centrale Spolli, Lazzari e infine le punta giuste per migliorare le prospettive delle squadra di Castori, Kamil Wilzcek ma soprattutto, Marco Borriello.

Il tanto richiesto adattamento tecnico era stato concesso. La rivoluzione era completata.

Eppure i risultati furono nefasti, così i 2 punti nelle prime 6 uscite costarono la panchina all’eroe della promozione, Castori. Al suo posto Sannino. Con lui si concludeva lo sconvolgimento desiderato nei mesi estivi. Sia i giocatori che il tecnico erano da Serie A.

La prima del nuovo mister coincise con la prima fortunata vittoria nella massima categoria italiana. Il 3 ottobre il Carpi vinse 2-1 contro il Torino di Ventura. Di seguito gli highlights del match:

 

Ma come spesso è accaduto nella storia, le rivoluzioni hanno vita breve e in questo caso un mese esatto. Perché il 3 novembre 2015 torna a sedere sulla panchina, Castori. I risultati infatti, non erano migliorati e se qualcuno poteva far qualcosa era proprio chi quel sogno lo aveva reso realtà.

Con lui riapparve la grinta, la voglia di provarci, di lottare e dopo qualche tempo anche i 3 punti, ottenuti sul Ferraris di Genova, contro i Grifoni, ancora una volta con 2 gol fatti e uno subito, 1-2. Il Carpi sembra sappia vincere solo così.

Il mese di dicembre ha portato un solo punto contro il Milan per 0-0 e due sconfitte. Quella con la Juventus per 2-3 però ha segnato una svolta importante per la squadra emiliana, perché ha mostrato che con la corsa, l’allenamento e la dedizione anche l’avversario nettamente più forte può essere contrastato. Infatti, solo il grossolano errore sotto porta di Lollo nei minuti finali, non ha permesso agli undici biancorossi di interrompere la striscia di vittorie dei vice campioni d’Europa.

Se l’ultimo match dell’anno era stato da batticuore, l’inizio del nuovo fu proprio da infarto. 9 punti su 15 disponibili nel mese di Gennaio. Due vittorie e tre pareggi. Ovviamente i successi furono ancora una volta per 2-1. Una costante per il team in provincia di Modena.

I 9 punti hanno sistemato leggermente la classifica, ridando speranza ad una città ed una tifoseria. Ma il pregio è stato quello di attuare una contro rivoluzione, cominciata con il richiamo del tecnico e finita con il ritorno agli eroi della scorsa stagione. Infatti molti dei volti nuovi che erano approdati in Emilia Romagna sono stati ceduti; da Matos a Wallace, da Spolli a Silva, da Lazzari a Marrone, da Wilczek a Borriello.

Se in Serie A si deve restare, chi l’ha meritata deve giocare.

Questo è stato il motto che ha condotto a tali buoni risultati, che sarebbero potuti essere ottimi se ad esempio negli ultimi minuti Zarate non avesse segnato il 2-1 per la Fiorentina nella penultima giornata disputata. Un match che rispecchia perfettamente il nuovo vecchio spirito; la lotta su ogni pallone per non lasciar nulla di intentato. Tutti dietro con un modulo che si presenta a volte come un 4-4-1-1 ma che diventa anche un 5-3-1-1. Cercando di far scoprire l’avversario, che per penetrare nell’area  deve superare una folta fila di uomini. Racchiusi nella propria metà campo, senza lasciar spazio e pronti a ripartire con la velocità Mbakogu di e Lasagna. Proprio l’attaccante italiano si sta ritagliando un ottimo spazio, tante che ha preso parte, con due gol e un assist, a tre degli ultimi sei gol del Carpi. Gol che comunque restano pochi nel numero e destano preoccupazione, soprattutto ora che il capocannoniere Borriello è partito alla volta di Bergamo.

Ma la sconfitta giunta solo nel finale non ha scalfito l’animo di chi è sempre stato costretto a lottare, cosicché nell’ultimo turno contro la capolista Napoli; la partita, che sembrava già scritta nel risultato prima ancora di cominciare, è stata una vera e propria battaglia. Con i partenopei che hanno dovuto sudare mille camicie per poter portare a casa i 3 punti. Riuscendo a sbloccare il match solo su calcio di rigore, perché pochi sono stati gli spazi concessi.

Il Carpi arretra e lascia giocare; il dato del possesso palla della Roma nella partita di andata, 68,1%, è li a testimoniarlo; ma guai a sottovalutarli. La bandiera biancorossa non vuole ammainarsi.

Prossimo incontro: Carpi-Roma venerdì 12 febbraio 2016 ore 20:45 Stadio Braglia di Modena

Probabile Formazione: (4-4-1-1) Belec, Zaccardo, Romagnoli S, Gagliolo, Letizie, Sabelli, Cofie, Lollo, Di Gaudio, Lasagna, Mbakogu. Allenatore: Castori. A disposizione: Colombi, Brkic, Suagher, Daprelà, Porcari, Gnahorè, Martinho, Crimi, Mancosu, Verdi.

 

Edoardo Albanese

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