Sembrava fosse assopita e invece eccola ritornare prepotentemente. 42 punti in 20 partite, di cui 30 nelle ultime 10. Viene da 11 vittorie consecutive tra Campionato e Coppa Italia. Secondo posto in Serie A, seconda miglior difesa con soli 16 gol subiti e secondo miglior attacco, 37 reti, alle spalle del Napoli. Di chi stiamo parlando? Ovviamente della Juventus di Allegri, prossimo avversario della Roma.
Analisi: Il Cannibale Bianconero. L’inizio lento e impacciato aveva fatto credere a tutti che la Vecchia Signora avesse preso un anno sabbatico. Le troppe vittorie nazionali e la vetta europea sfiorata con un dito, facevano pensare ad un anno di assestamento. Complice anche le partenze eccellenti di Pirlo, Vidal e soprattutto Tevez, l’avversaria di sempre dormiva e le pretendenti al titolo sognavano in grande.
Ma alla fine è stato tutto un bluff, o al massimo una grande illusione. Con il tempo gli esperimenti sono finiti, i sostituti dei campioni partiti hanno imparato come non farli rimpiangere e la fame di vittorie è tornata. Come ogni cannibale che si rispetti.
La Juventus ha concesso due mesi di vantaggio a tutti, eppure nonostante i molti punti di distacco che aveva con Inter, Napoli e Roma, la squadra di Allegri è di nuovo seconda. In attesa di raggiungere il posto che negli ultimi quattro anni ha sempre ricoperto, il primo.
La partenza dei tre tenori aveva spaventato il mondo bianconero, i sostituti erano ritenuti non all’altezza. Il mercato estivo infatti, era stato fortemente criticato dai supporters. Khedira, Hernanes, Zaza, Lemina, Rugani, Alex Sandro, Mandzukic, Cuadrado e Dybala, non erano così forti. O almeno tanto bravi per continuare a vincere.
Ad inizio stagione poi le disapprovazioni sono diventate sempre maggiori, dato che i risultati tardavano ad arrivare. Il tecnico Allegri ha impiegato un po’ di tempo per familiarizzare con la nuova rosa, visti i tanti stravolgimenti, ma ciò era inevitabile. Prima il 4-2-3-1, poi il 4-3-3 e il 4-4-2, che raggiunse il massimo dei dissensi nella partita con il Napoli, dove ad esempio Hernanes regista propiziò il gol del 2-0 di Higuain. Come possiamo vedere nel video seguente:
Proprio l’ex Inter e Lazio, comprato pochi mesi prima per 11 milioni per non far rimpiangere Pirlo, rischiava di affossare Allegri e suoi. Lento a far girare la palla per metterlo davanti la difesa, poco dinamico per sostituire Vidal. Ovviamente le colpe non erano tutte le sue, e anche gli infortuni di Khedira, prevedibili vista la carriera del tedesco, di Lichtsteneir e di Marchisio non aiutarono.
Ma la svolta tattica si ebbe con un ritorno al passato, il famoso 3-5-2 di Conte prima e Allegri poi. La base della ritrovata Juve è chiara, vecchio stile ma con alcuni minimi cambiamenti. La difesa è sempre la stessa, Bonucci centrale con Barzagli a destra e Chiellini a sinistra. A centrocampo il treno freccia argento Lichtsteneir, Marchisio, Pogba, Khedira e Evra. Preferito spesso e volentieri a Alex Sandro, che aveva bisogno di un periodo di ambientamento e di imparare bene la fase difensiva. Davanti la coppia che sta convincendo è Mandzukic e Dybala.
La tattica ritrovata, come la cattiveria, la voglia e la fame di successi.
Il 3-5-2 è lo stesso dello scorso anno dunque, anche se interpretato in maniera differente. Maggiore dinamismo ma anche maggiore dipendenza dalle individualità. Meno cambi di gioco, non essendoci più Pirlo, ma un miglior schermo difensivo, meno dribbling ma più efficacia e precisione nei passaggi, l’ 85.5%. Con Marchisio al posto dell’ex Campione del Mondo, più rasoterra e meno passaggi illuminanti, per quelli sono rimasti solo Bonucci e Pogba.
Proprio a quest’ultimo è affidato l’estro del centrocampo. Pogba in questo scorcio di stagione è stato criticato, anche se bisognerebbe saper leggere il nuovo ruolo che gli è stato affidato. Come già detto, tutto il flusso di gioco passa per i suoi piedi, mentre prima per quelli di Pirlo. Ha maggiori compiti difensivi e agisce in una porzione di campo più ampia, che lo costringe a correre di più, togliendogli anche lucidità. Il ruolo più da centrocampista che da mezz’ala lo ha allontanato dalla porta avversaria, cosa che lo induce a tentar maggiormente il tiro da fuori area, infatti sono calati del 10% i tiri da dentro gli undici metri. Il talento francese quindi, è diventato il nuovo motore della Fiat bianconera.
Tutto questo maggior lavoro di manovra, ha portato anche ad un maggior utilizzo delle fasce, anche in questa ottica va pesata la lunga assenza dello svizzero Lichtsteneir per problemi cardiaci.
Sulle fasce si nota una diversa interpretazione con il precedente allenatore dove gli esterni attaccavano contemporaneamente, mentre con il tecnico livornese Allegri, per dare maggiore copertura difensiva soprattutto ad inizio anno, c’è un’alternanza. Che ha creato un gioco delle coppie, Lichtsteneir-Sandro, Evra-Cuadrado. Con i primi bravi in copertura e i secondi con la predilezione per la fase offensiva.
Il lavoro verso gli esterni ha influito anche sul gran numero di palloni ricevuti in area dalla punta Mandzukic, ottimo nel gioco aereo sia per concludere a rete sia per giocare di sponda per i compagni. Proprio questa sua dote e non solo, lo ha fatto preferire allo spagnolo Morata.
Infine, chi agisce al fianco dell’attaccante ex Atletico Madrid è il fenomeno Dybala. Che non sta facendo rimpiangere l’Apache Tevez. Il giovane ex Palermo è ottimo nel saltare l’uomo, perfetto nell’ impostare l’azione e nel far salire la squadra nonostante il fisico non proprio adatto. Ma soprattutto magnifico nel rifinire le azioni e nel concluderle. Inoltre ha iniziato a segnare con costanza e in tutti i modi; da dentro l’area e da fuori, a giro e di collo, in corsa e su punizione. Un vero e proprio talento a cui dedichiamo la prossima clip.
Prossimo incontro: Juventus-Roma 24 gennaio 2016 ore 20:45
Probabile Formazione: Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Lichtsteneir, Khedira, Marchisio, Pogba, Evra, Mandzukic, Dybala. Allenatore: Allegri. In panchina: Neto, Caceres, Rugani, Alex Sandro, Hernanes, Padoin, Sturaro, Asamoah, Cuadrado, Morata, Zaza.
Edoardo Albanese