Drammatico (calcisticamente) sabato per i giallorossi. La squadra di DI Francesco conferma il trend negativo casalingo della scorsa stagione, andando a perdere contro una squadra in cerca di salvezza, che veniva da 4 sconfitte consecutive. All’Olimpico è andata in scena la stessa Roma di Bologna: qualche sprazzo di vitalità iniziale, con alcune azioni concluse con sufficienza, come se tanto il nome Roma alla fine comunque avrebbe portato il risultato. Non è stato così: al primo affondo Luca Pellegrini commette un’ingenuità in area, che non può comunque essere giustificata da un rigore concesso con troppa indulgenza, seppur non scandaloso. Petagna spiazza Olsen e chiude il prmo tempo in vantaggio per i suoi. Il secondo tempo inizia con l’unica bella giocata di El Shaarawy che d’esterno serve a Dzeko un pallone impossibile da sbagliare…ma che lo svogliato e nervoso bosniaco di ieri invece sbaglia. Da lì la Roma finisce. Gli spallini segnano di testa su angolo con Bonifazi che si libera degli altissimi Dzeko e Fazio e hanno il tempo di esaltare il portiere svedese con 2 grandi interventi su Petagna. In mezzo solo l’ennesima traversa su bel tiro di Pellegrini (unico a meritare una tirata sufficienza insieme al portiere) e una Roma che in 15 minuti di superiorità numerica, per l’espulsione del portiere ferrarese per perdita di tempo, non ha fatto neanche un tiro in porta. Colpe di tutti: Presidente assente interessato solo allo stadio e alla plusvalenza, ben coadiuvato da un DS che in nome di ciò ha divelto l’ossatura della squadra lasciando la responsabilità di (eventuali) mancati risultati sportivi all’allenatore, che comunque per sua stessa ammissione, ha grossi problemi a farsi ascoltare dai giocatori, anch’essi colpevoli di scarsa voglia, determinazione e, in alcuni casi, qualità tecnica. Ma nonostante tutto, il quarto posto è là e il campionato è lungo e se qualcuno spera qualcosa di più, al momento è una luce flebilissima.
