Roma-Porto. Strootman: Non giocheremo per il pareggio

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cstampa_spalletti_strootman_5-717x478Alla conferenza stampa pre Roma-Porto è intervenuto anche Kevin Strootman. Ecco le sue parole:

D. Vedendoti giocare stai dando veramente una dimostrazione di grande solidità. Che sensazioni hai di questo tuo ritorno così prepotente?

“Fisicamente mi sento bene, certo non gioco ancora al top, ma mi sento bene. Per la prima volta ho giocato 2 partite in 3 giorni, è una cosa importante. I miei compagni mi aiutano tanto, per questo ora è molto più facile per me. Sono pronto per giocare”.

D. Il Porto è apparso una squadra che non dà punti di riferimento in avanti, sono molto agili e veloci e dietro smbrano abbastanza fragili e vulnerabili. Calcolando il risultato dell’andata, è una squadra da aggredire subito per cercare di aggredire il reparto meno forte?

“Penso che non sia meglio parlare dell’avversario. Voglio parlare solo della Roma, quello che faremo in campo lo deciderà il mister insieme a noi. Sarà una partita difficile, lo abbiamo visto lì. I primi 30 minuti abbiano iniziato bene, ma dopo l’espulsione loro hanno creato anche un po’ di occasioni e sono sicuramente pericolosi davanti. Sarà difficile ma noi dovremo essere al top, fisicamente e mentalmente perché è una partita particolare ma dobbiamo essere pronti”.

Hai giocato contro l’Udinese con la fascia da capitano al braccio. Quali sono state le tue sensazioni per questa fascia? Considerato che se giochi domani sarà la terza partita nel giro di pochi giorni, come stai?

“Non lo so se gioco domani, è una bella domanda. La fascia da capitano? E’ qualcosa di speciale, ma in questa squadra è chiaro chi sono i tre capitani. Io sono stato contento di giocare con la fascia, ma questo è l’unico club nel mondo in cui è chiaro chi sono i capitani e questo rende anche le cose più facili per noi”.

D. Quanto ha influito l’ambiente di Oporto con lo stadio così caldo? Ti aspetti lo stesso comportamento da parte dello stadio Olimpico?

“Magari sarà così anche all’Olimpico. Con lo stadio pieno è difficile giocare per l’avversario, è come se giochi in 12. Io spero che tutti i tifosi vengano allo stadio. Con lo stadio pieno la partita sarà meno difficile per noi, speriamo che sia così domani”.

D. Sulla carta alla Roma domani potrebbe bastare anche uno 0-0. Questo può essere un elemento fastidioso da un punto di vista psicologico? La Roma deve entrare in campo per vincerla e dominarla la partita, o magari può pensare anche al fatto che può bastare un pareggio per accedere alla fase a gironi?

“E’ una cosa difficile: quando noi entriamo in campo vogliamo segnare e vincere la partita. Non possiamo giocare tutti in difesa, non abbiamo mai giocato così se non nel secondo tempo a Porto perché eravamo in 10. Sì, forse gli ultimi 20 minuti puoi anche pensare a questo, ma noi entriamo in campo per vincere la partita e dobbiamo giocare così”.

D. Nel finale della partita col Porto ci sono stati momenti di tensione. Questi momenti possono lasciare delle scorie per la gara di ritorno?

“Non lo so. Noi entriamo in campo per vincere la partita. È una partita importante sia per noi che per loro. E’ una partita che vale tanti milioni, importante per i calciatori e per il club. Loro vogliono vincere e vogliamo farlo anche noi. Queste cose succedono e forse succederanno anche domani, ma vedremo in campo”.

D. Domani serve gente di qualità. Nel caso in cui poi tu dovessi essere chiamato in causa, ti senti di poter garantire che sarai tu a trascinare i compagni al passaggio del turno?

“Io voglio sempre aiutare la squadra, ma noi abbiamo tanti calciatori con personalità in campo e con più esperienza di me. Anche per me forse sarà la prima partita in casa in Champions League, mentre gli altri hanno giocato tante partite in Europa League e in Champions League. Io voglio sempre aiutare la squadra se gioco, ma abbiamo tanti calciatori. Anche gli ultimi due anni abbiamo giocato in Champions e loro sanno che devono fare per vincere una partita così importante e così particolare come quella di domani”.

D. Nel finale della partita contro l’Udinese ti abbiamo visto un po’ più arretrato nello schieramento tattico. Spalletti sta lavorando insieme a te per provare ad utilizzarti in questo nuovo ruolo del regista?

“No, lui non lavora solo con me ma noi lavoriamo tanto sotto il punto di vista tattico, perché è importante per vincere la partita. Contro l’Udinese eravamo 0 a 0 a fine primo tempo, lui ha cambiato qualcosa ed abbiamo vinto 4 a 0. Lui è tatticamente fortissimo e noi lo sappiamo, ascoltiamo il mister e dobbiamo fare il nostro lavoro. Credo che tutti i centrocampisti nella Roma possano giocare in diversi ruoli, e posso farlo anche io. Se il mister mi mette a destra, a sinistra o al centro per me è uguale perché noi sappiamo quello che dobbiamo fare in campo, in tutti i ruoli e in tutti i modi”.

 

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