Al termine del match perso contro il Napoli, il mister giallorosso, Eusebio Di Francesco, ha rilasciato alcune interviste alle varie emittenti televisive. Queste le sue parole:
Di Francesco a Premium
“Questione di centimetri? Il Napoli ha fatto meglio nel primo tempo, nella ripresa siamo saliti e tornati un pochino alle origini e siamo stati più aggressivi. Siamo mancati un po’ nel gol finale, se guardiamo i dati sembra che il Napoli abbia dominato, ma il possesso palla è stato equo. Loro hanno segnato su una nostra ingenuità e siamo stati poco bravi nel riprendere la partita. Ci abbiamo creduto poco? Dovevamo fare una partita differente, noi contro l’Inter abbiamo giocato per 70′ e l’Inter poi ha vinto giocando gli ultimi minuti. Il Napoli è una squadra forte, noi poi abbiamo anche troppo assenze per poter cambiare la partita in corsa, non abbiamo mai mollato e sono contento di questo, poi al Napoli non abbiamo concesso molto. Infortuni? Vengono anche dalle nazionali… Il Napoli si allena sempre lì da anni, noi abbiamo Schick e Karsdorp lungodegenti, Manolas si è fatto male facendo un movimento anomale e temo abbia un brutto stiramento. Io volevo essere aggressivo su Jorginho, il Napoli effettivamente non ha creato tantissimo concretamente, ma le nostre manovre sono venute un po’ a mancare nel primo tempo. Fazio? Si è allenato solo ieri con noi e per questo non l’ho fatto giocare titolare, abbiamo scelto insieme di tutelarlo per il Chelsea. Se ci è mancato il colpo del singolo? Serviva qualche rimpallo più fortunoso, poi abbiamo colpito già 5-6 pali, le partite sono decise dagli episodi e ultimamente non ci ha girato bene. Il Napoli comunque ha qualcosina in più di noi, ma ho visto una squadra che sta maturando, forse abbiamo avuto troppo rispetto per il Napoli. Noi abbiamo cercato di giocare dal basso per non buttare palla, ma se non si fanno determinati movimenti non si può fare. Se tu non dai a Perotti questa possibilità, fa fatica, lui ha fatto anche troppo fisicamente, veniva anch’egli da un infortunio. Quarto posto o Europa League? Avete preso la peggiore domanda dai social, che sono i peggio si sa (ride). La sconfitta del Chelsea? Mi piace guardare in casa mia, sappiamo che sarà una sfida delicata. In campionato purtroppo abbiamo 15 punti e ne potremmo avere 18, il Napoli ha distrutto le squadre affrontate in precedenza, oggi non è successo”.
Eusebio Di Francesco a Sky Sport
“Nel primo tempo siamo stati troppo rispettosi, li volevo più aggressivi. Sono tornato all’antico mettendo un giocatore vicino alla punta ma non ha dato i frutti, ma non per colpa di Nainggolan. La squadra non mi piaceva, eravamo prevedibili quando attaccavamo. Tante squadre sono state massacrate nel palleggio del Napoli ultimamente, noi abbiamo tenuto testa, siamo mancati però nella fase centrale del primo tempo. Loro hanno meccanismi collaudati, non hanno avuto i nostri infortuni, il tipo di ritiro che hanno fatto è per loro un vantaggio, noi tanti che abbiamo preso non sono pronti. Non avere alternative non aiuta. Casualità 12 infortuni muscolari? Casualità ma anche Nazionali, perché non si fanno male solo da noi. Non hanno preso nessuno all’ultimo, se invece tu prendi Schick che ha fatto 3 allenamenti e si fa male, può accadere. Lo stesso è capitato con Karsdorp. A me non piace appellarmi a queste cose, dico solo che vorrei poter scegliere. La squadra comunque ha dato tutto per riprendere la partita contro una squadra che ha qualcosina in più di noi e non sono solo io a dirlo. Il Napoli ha più lavoro alle spalle rispetto a noi. Manolas? Si è fatto male, una fitta all’adduttore. Non credo sarà gravissimo ma credo sarà impossibile vederlo contro il Chelsea. Cambiando nel secondo tempo riuscivo ad alternare di più le due mezzali, spingendo un po’ di più e rischiando più dietro, ma era quello che dovevamo fare dall’inizio della partita se vogliamo essere una grande squadra. Troppo attendisti, sugli scarichi dovevamo andare prima a pressare, questo ha permesso al Napoli di gestire meglio la palla, perché grandi occasioni da gol non ne hanno avute nel primo tempo tranne il tiro di Mertens e la palla che gli abbiamo dato noi. In certe partite si può anche soffrire, il Napoli è stato più in partita nel primo tempo, noi di più nel secondo. Serve più cattiveria da alcuni giocatori? Mi aspettavo un’aggressività diversa. Con malizia in più, che si è vista nel secondo tempo. Essere più arrembanti, come proviamo durante la settimana. Per attuare certi meccanismi ci vuole costanza, le pause e gli infortuni non aiutano”.
Di Francesco in conferenza stampa (a cura dell’inviato all’Olimpico Gabriele Chiocchio)
“Roma non all’altezza nel primo tempo? A volte fai bene il primo, a volte il secondo. L’importante è metterla dentro, anche questa volta due pali, ma non è un alibi. Siamo stati troppo rispettosi, abbiamo cercato di mettere Radja su Jorginho per prendere uno dei centrali, l’abbiamo fatto poche volte. Troppo pallino al Napoli nel primo tempo, pur senza troppe occasioni, il gol ci può stare. Nel secondo tempo mi sono rimesso 4-3-3, ho rivalutato le mie idee iniziali. Cosa dice l’allenatore a una squadra nell’intervallo? Avevano il pallino del gioco, ho detto di togliere le catene che ci hanno fermato, eravamo troppo timorosi, e essere più aggressivi. Le risposte sono state diverse, non allungavo mai gli avversari per giocare tra le linee, la squadra nelle gambe aveva questa cosa, lo ha espresso nel secondo tempo. Diamo merito al Napoli che nel primo tempo ha fatto meglio di noi. Scarsa preparazione atletica? Ci sono anche infortuni casuali, quello di Manōlas è legato a un movimento anomalo, El Shaarawy è tornato con un problema dalla nazionale, Karsdorp è arrivato infortunato. Avevamo fuori Defrel. Questo non aiuta, ma non deve essere una scusante. Abbiamo trovato una squadra che lavora da tre anni in un determinato modo, l’obiettivo era non perdere questa partita. Nel secondo tempo la squadra ha messo cuore, forza, aggressività. Due sconfitte interne? Per il percorso sono soddisfatto, con l’Inter la squadra aveva fatto bene ma la sconfitta pesa. La squadra deve avere sempre la mia mentalità, nel secondo tempo siamo stati più bravi noi a creare più linee di passaggio”.
Di Francesco a Roma TV
“La partita? Per quello che è stata la gara il vantaggio del Napoli ci poteva stare, noi siamo stati troppo passivi. Nella ripresa è cambiato un po’ l’atteggiamento della squadra. Si fa fatica a cambiare atteggiamento contro una squadra con un’identità ben definita. Nonostante tutto la nostra linea difensiva ha lavorato bene come squadra. Siamo stati meno bravi nella fase di possesso. Crescita della squadra? I risultati fanno differenza e danno morale. Se andiamo a vedere la ripresa un pari ci poteva stare. Infortuni e pali non ci aiutano. Cambierà un po’ quando affronteremo queste squadre. Sono convinto che questa squadra può solo crescere. Rigore su Pellegrini? Di questi episodi non ne parlo. Nel finale la squadra mi è piaciuta per la presenza e per l’aggressività: avevamo preparato la gara in modo differente perché non amo stare ad aspettare il Napoli. La mia squadra deve avere una mentalità se vuole diventare grande: deve andare ad aggredire l’avversario quando può. Nel secondo tempo l’abbiamo fatto. Quando si vuole determinare di più bisogna osare qualcosina. Troppa fretta in alcune situazioni? Dal mio punto di vista il discorso è anche tattico: nel primo tempo ci siamo appiattiti. Quando si scopre la palla uno deve venire avanti e uno deve scappare. Nella ripresa ci siamo riusciti. Nel primo tempo siamo stati pigri e intimoriti: questo non deve succedere. Cosa dirò ai ragazzi in vista del match di mercoledì? Di guardare avanti perché sono cose che capitano. Ora il Napoli ha qualcosa di più di noi sotto tutti i punti di vista. Noi dobbiamo ripartire e cercare di non perdere punti dalla vetta. Gli infortunati? Averli ti permette di poter scegliere e di cambiare: chi è entrato oggi ha fatto bene ma a certi livelli bisogna avere più giocatori e, soprattutto, in buone condizioni. La vittoria della Lazio? Non me l’aspettavo, avrei preferito un pari. La Lazio ha fatto una buona gara”.
Eusebio Di Francesco a Rai Sport
“Nel primo siamo stati poco aggressivi, mi ero messo in modo differente per pressare Jorginho. Nel secondo tempo siamo tornati col 4-3-3 e si sono riviste le catene solite e un buon fraseggio, siamo abituato a prendere i pali e questo ci ha penalizzato. Manolas? Sarà difficilmente della partita con il Chelsea, si è fatto male all’adduttore mentre calciava. Sarà quasi impossibile averlo. Come stanno Karsdorp e Schick? Vengono da situazioni particolari e questo non aiuta. Il fatto di non poter scegliere, vedi anche El Shaarawy, Strootman, Defrel, non aiuta però questo non deve essere un alibi. Nel secondo tempo Roma completamente diversa? L’errore più grave che facevamo è quando avevamo palla che permettevamo loro di essere subito aggressivi e non avevamo linee di passaggio. Nel secondo tempo abbiamo fatto nettamente meglio. Sapevamo che avremmo sofferto all’inizio, l’importante era non prendere gol per poi uscire nel secondo tempo. Peccato per quel gol, siamo stati sfortunati, può succedere quando sei sotto pressione. Senza determinazione si può stare tutti a casa. Il Napoli è più avanti di noi, la differenza ci sta nel fatto che loro hanno fatto gol. Un pronostico per mercoledì? Andare lì e portare a casa un risultato positivo. Cosa dice sulla Roma questa partita? Dico che stiamo crescendo e che nel percorso di crescita ci può stare, se fossimo stati più convinti potevamo portare a casa qualcosa in più”.