ROMA, LA DIFESA È OK (IMBATTUTA DA 343 MINUTI) MA È MAL DI GOL

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Qualcuno dice che gli scudetti si vincono con gli 1-0 e se così fosse la Roma sarebbe sulla strada buona, ma…

La fase difensiva, malgrado la partenza di Benatia e l’infortunio di Castan, sta dando degli ottimi risultati; nelle ultime 3 partite (Genoa, Milan e Udinese) Manolas & Co. hanno sempre lasciato inviolata la porta difesa da De Sanctis e se aggiungiamo anche i 73 minuti successivo al secondo gol di Zaza in Roma-Sassuolo l’imbattibilità dell’estremo difensore giallorosso è arrivata a 343 minuti (esclusi i recuperi).

Ma se la difesa ride la fase offensiva non può di certo fare lo stesso.Fino ad ora Totti e compagni sono riusciti a segnare 29 reti – contro le 35 delle prime 17 giornate della scorsa stagione – e la sterilità offensiva si è fatta sentire anche nelle gare di Champions League (appena 3 gol segnati se si esclude la goleada contro il CSKA).

Il Napoli e la Lazio (oltre la Juve) hanno segnato più reti della banda Garcia esarebbe limitativo racchiudere questa inversione di tendenza rispetto allo scorso anno soltanto ad un problema tattico (2,05 gol a partita contro l’1,70 di questo campionato). La Roma spreca molto, e a differenza della scorsa stagione non chiude mai le partite anche quando come a Udine gli spazi si aprono e andrebbero sfruttati. La rete divorata da Florenzi al Friuli grida vendetta, il tiro di Pjanic a botta sicura, il ritardo di Totti su un paio di occasioni concesse dalla difesa bianconera, sono situazioni che vanno concretizzate se si vuole alzare in cielo qualcosa di importante.

Il problema non è nemmeno la mancanza dell’attaccante di peso perché Destro lo è, e quando l’attaccante marchigiano viene chiamato in causa risulta quasi sempre estraneo dal gioco e quegli spazi di cui prima diventano pressapoco inutili.

“Alcuni si devono prendere più responsabilità” diceva ieri Garcia in conferenza stampa, e forse qualche tiro da fuori (vedi Nainggolan ad Empoli) o qualche realizzazione in più dal reparto arretrato, come accaduto oggi con Astori (Manolas e Yanga Bmiwa ancora a secco, contro i 4 gol realizzati da Benatia nelle prime 17 partite della scorsa stagione), potrebbero far si che le partite vengano sbloccate/chiuse anche senza entrare con il pallone in porta.

“Il 75% dei gol segnati dalla Roma nascono dai piedi di Gervinho” ribadiva Garcia ieri in conferenza stampa. Gervinho mancherà un po’ di tempo ma la Roma non si fermerà ad aspettarlo ed è per questo che se si iniziasse a guadagnare qualche punto “sporco” in più anche grazie ad altre soluzioni non sarebbe affatto male.

E domenica c’è il derby

Domenico Rimedio da www.canaleroma.it 

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