Un esordio così dirompente della Roma in Champions dopo tre anni di assenza non se lo immaginava neppure il più ottimista dei tifosi. Invece sono arrivati cinque gol (importantissimi per la differenza reti in un girone così corto), un primo tempo da sogno e tante belle giocate, con Gervinho sugli scudi. Con lui e Totti in campo è una Roma, senza un’altra. E poi 5 reti in una sola gara di Coppa dei Campioni/Champions i giallorossi non le avevano mai segnate. Al massimo si erano fermati a 4 contro lo Shakhtar Donetsk (4-0 all’Olimpico il 12 settembre 2006) e gli altri ucraini della Dinamo Kiev, battuti in casa loro per 4-1 il 27 novembre 2007.
Ma la serata ha lasciato anche un po’ di amaro in bocca, perché al di là dei trionfalismi per la cinquina da record vanno ricordati gli infortuni di Iturbe (costretto ad uscire al 25’) e Astori (che ha lasciato la squadra in dieci nel finale). Difficilmente saranno recuperabili per la gara contro il Cagliari di domenica pomeriggio e calcolando anche le condizioni non eccellenti di Castan probabilmente al centro della difesa ci saranno Manolas e Yanga-Mbiwa. Alla Champions si finisce sempre con il pagare dazio. Speriamo che per la Roma questo non sia troppo pesante, perché mai come quest’anno il campionato è alla sua portata.