Roma corsara a Firenze con il “fantasma” Gerson. Il bistrattato Di Francesco recupera su Spalletti e Sarri

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La Roma arriva alla pausa delle nazionali nel migliore dei modi e con l’umore alle stelle. La squadra di Di Francesco infatti vince e convince contro la Fiorentina per ben 4 reti a 2. I giallorossi dunque in una settimana mutano totalmente la propria natura stagionale, passando dal marchio di fabbrica del 1-0 ai tanti gol fatti e qualcuno subito. Sette reti realizzate tra il Chelsea e la trasferta di ieri di Firenze, che delineano un netto miglioramento negli schemi offensivi, dove si inizia a vedere una certa continuità di movimenti e sovrapposizioni.

Da sottolineare con il pennarello rosso il ruolo svolto magistralmente da Nainggolan che, insieme ai compagni del tridente d’attacco, inizia la fase del pressing, ieri fondamentale nelle azioni dei 3 gol di Gerson e Perotti. La squadra dunque comincia a metabolizzare e a mettere in pratica i dettami dell’allenatore, anche se questa maggiore propensione offensiva lascia più spazi agli attacchi avversari, tanto che i giallorossi subiscono addirittura 2 reti dopo che nelle prime quattro trasferte di Serie A non ne era arrivato neanche uno.

Simeone e Veretout riescono a sfruttare due indecisioni di Fazio e Gerson che sono stati poco attenti nelle due occasioni. Il brasiliano però si fa perdonare siglando le prime due reti italiane con quel sinistro che tanto aveva fatto innamorare l’ex diesse Sabatini tanto da spingerlo a spendere una cifra vicina ai 20 milioni di euro per acquistarlo.

É chiaro che una rondine non fa primavera, ma il ragazzo brasiliano che si era perso nei corridoi di Trigoria con Spalletti, ora, grazie alla fiducia e al lavoro del nuovo allenatore, sembra un calciatore che può giocare sia titolare che a partita in corso.

La Roma quindi si ritrova un’ulteriore freccia nel proprio arco e grazie ai 3 punti di ieri, si riporta a ridosso dei primi posti, dove Inter e Napoli si sono fermate con Torino e Chievo Verona, mostrando qualche limite nella profondità della rosa e nell’utilizzo del turnover.

Spalletti e Sarri infatti impiegano sempre gli stessi 11 e quando qualcuno di questi è costretto a non giocare, la differenza è evidente. Il tecnico del Napoli dunque dovrà inventarsi qualcosa per sostituire Ghoulam da qui a fine stagione, nonostante in estate abbia voluto a tutti i costi Mario Rui, e il tecnico di Certaldo invece è ancora una volta baciato dalla fortuna, perché se il ginocchio di Icardi si fosse infiammato dopo la sosta, allora si che sarebbe stato un gran bel problema. Ma come è successo ieri con la traversa e poi fuori dell’Inter al 90′ invece del solito palo-gol, non è detto che la ruota giri sempre nel verso desiderato.

In quel momento allora vedremo se il giovane e bistrattato Di Francesco avrà avuto la meglio sui navigati maestri di calcio toscani.
Edoardo Albanese

 

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