C’erano tutte le premesse perchè la mattinata di ieri fosse positiva per la Roma: giocatori riposati, l’ultima in classifica con lo shock della penalizzazione da affrontare in casa e la sensazione che il dramma (quello vero) della scomparsa della Sig.ra Sensi, potesse alzare così tanto la spinta dei tifosi da far volare gambe ed orgoglio ad una squadra aspramente criticata per l’inizio di stagione.
Tutto ciò non è avvenuto. I giallorossi partono abbastanza bene creando nel primo tempo una buone serie di occasioni. Pellegrini e Nzonzi più mobili rispetto a San Siro, Florenzi ripreso dall’infortunio ed in palla, tanto da servire ad El Shaarawy un cross perfetto da appoggiare facilmente in porta. Soprattutto l’egiziano appare in ottima giornata e alla fine della partita risulterà il migliore in campo, per tecnica e carattere. Poco dopo arriva un’altra bella combinazione con Dzeko che controlla da campione e altruisticamente serve Cristante (praticamente invisibile prima e dopo il gol) che insacca il gol della tranquillità. Già, la tranquillità che i giocatori della Roma non avrebbero dovuto avere perchè i clivensi, fino a quel momento inerti a guardare gli avversari giocare, chiudono il primo tempo con 2 buone occasioni con la difesa capitolina inchiodata al terreno. Nel secondo tempo i giallorossi creano un altro paio di situazioni per il terzo gol, ma un pò di imprecisione ed il solito Sorrentino versione “contro la Roma” evitano il tracollo.
Ad una grande squadra, in fiducia, non dovrebbe fare nè caldo nè freddo il bello, ma casuale, gol di Birsa sotto l’incrocio. Invece la Roma si sfalda, smette di correre, l’allenatore entra in confusione e i cambi fatti non migliorano la situazione, quello, obbligato di Florenzi per Karsdorp, toglie ulteriore dinamismo e De Rossi, seppur motivato, non riesce a dare la scintilla ad un centrocampo in moviola. In tutto questo il Chievo, senza particolare agonismo o determinazione, trova il pareggio su un disastro della difesa: cross basso, Kolarov costringe Olsen ad un miracolo sulla linea, ma sulla repinta nessuno marca Stepinski che insacca facilmente.
Nessuna reazione dei giallorossi che neanche col volenteroso Kluivert riescono più ad insidiare la porta gialloblu e nei secondi finali Giaccherini fa un tiro capolavoro sotto l’incrocio su cui il criticato Olsen fa il secondo miracolo di giornata, regalando il punto alla sua squadra.
La Roma appare molto indietro atleticamente e mentalmente non riesca a darsi una scossa e questo è inaccettabile, al netto di cessioni dolorose. Il mister ha avuto la squadra al completo da Luglio e una soluzione va trovata. Speriamo che la stagione di Olsen riparta dal miracolo dell’ultimo minuto e che la difesa si fidi maggiormente dello svedese. Cristante appare senza mordente e Nzonzi è ancora lungi dall’avere una amalgama col resto dei compagni. Kolarov e Fazio (ieri in panchina) sono indietro con la preparazione e i sostituti al momento non sembrano presentabili a questi livelli.
Molto da lavorare per il tecnico e l’unica consolazione che la Roma non possa essere quella vista in queste partite e possa solo migliorare. Inoltre l’obiettivo minimo stagionale è lì alla portata e per i posti Champions anche le contendenti non stanno brillando.