Che fosse la capitale d’Italia era già noto. Grazie alle ottime prestazioni di questa prima parte della stagione però Roma può essere considerata anche l’attuale capitale calcistica del paese. Se infatti andiamo a sommare i punti ottenuti finora da Roma e Lazio in campionato, è facile notare come nessun’altra città sia riuscita a fare meglio delle due squadre romane.
Torino sta accusando un inizio di campionato con diverse difficoltà della squadra granata, Milano è alle prese con un Milan ancora lontano dal trovare una quadratura, nonostante i tanti milioni spesi sul mercato questa estate, mentre le città di Genova e Verona devono fare i conti con rose e ambizioni sicuramente inferiori rispetto alle prime 3 città (nonostante l’ottimo inizio di campionato dei blucerchiati).
Non è un caso però che Roma sia in cima a questa classifica: Di Francesco e Inzaghi stanno infatti facendo un lavoro molto importante non solo dal punto di vista tattico, ma anche e soprattutto sotto il punto di vista psico-fisico: la Roma sembra aver trovato la quadratura del cerchio grazie ad una grande solidità difensiva, la Lazio può far leva su un’ottima capacità di sfruttare al meglio le occasioni create grazie anche ad un Ciro Immobile in grande forma. Entrambe poi sembrano aver un comun denominatore in comune, ovvero l’adozione da parte di entrambi gli allenatori di una intelligente “politica” di gestione della rosa.
Grazie infatti ad un turnover ponderato Roma e Lazio sono riuscite a cambiare spesso gli interpreti, senza risentirne in termini di risultati ma anzi riuscendo a gestire molto meglio le forze e a dare motivazioni e nuovi stimoli anche a quelli ritenuti semplici “riserve”. Se è vero infatti che lasciare in panchina un titolare può dargli modo di riprendere fiato ed evitare infortuni, è anche vero che chi è meno abituato a vedere il campo prende fiducia e viene messo al centro del progetto.
Inoltre le due squadre romane sono quelle fra le italiane che sono sembrate più convincenti anche nel panorama europeo, con Roma e Lazio entrambe prime dei loro gironi di Champions e Europa League, con i biancocelesti a punteggio pieno e con la qualificazione per i sedicesimi ormai già archiviata. Se quindi è vero che entrambi gli allenatori hanno dovuto far fronte ad uno scetticismo iniziale e a un mercato estivo non del tutto in linea con le loro idee di gioco e le loro aspettative, è anche vero che Di Francesco e Inzaghi sono stati bravi non solo ad ottenere il massimo da questi giocatori, ma anche a restituire ad entrambe le squadre un’importanza “capitale” in Italia e soprattutto in Europa.
Carlo Maria Fabianelli
Roma | Lazio | 52 (la Roma ha una partita in meno) |
Inter | Milan | 45 |
Juventus | Torino | 44 |
Sampdoria | Genova | 26 (la Sampdoria ha una partita in meno) |
Chievo Verona | Hellas Verona | 21 |