Domani ci sarà Atalanta-Roma e in veste di doppio ex delle due squadre (per 3 anni portiere della Roma dal 1966 al 1969) è intervenuto ai microfoni della trasmissione radio Bar Forza Lupi di Centro Suono Sport l’indimenticabile Pierluigi Pizzaballa il calciatore della famosa figurina introvabile.
Le dà ancora fastidio questa storia della figurina introvabile?
Quando ero più giovane forse sì ma ora non mi dà piu’ fastidio anzi mi fa piacere perchè mi riporta ai tempi d’oro quando giocavo
Di quale anno era la figurina?
Era del 1964 quando giocavo nell’Atalanta. C’era la coccarda in quanto l’anno prima avevamo vinto la Coppa Italia.
Come sono stati suoi tre anni a Roma?
A Roma sono stato bene esperienza di vita sono arrivato giovane con mia moglie e torno sempre volentieri. A Roma ho vinto la prima Coppa Italia della storia giallorossa (1968-1969).
Che idea ha della prossima Atalanta Roma?
Domani è una partita molto interessante da alta classifica viste le posizioni delle die squadre. La Roma deve vincere per forza altrimenti si allontanerebbe dalla Juve.
D’altra parte se vince l’Atalanta sarebbe un momento esaltante per la squadra bergamasca. La forza dell’Atalanta è data dal coraggio di Gasperini da mettere i giovani con risultati impensabili prima.
La Roma puo’ giocarsela con la Juve?
La Roma ha tutte le possibilità di farlo ma non deve perdere punti a partire da domani con l’Atalanta visto che la Juve avrà un impegno più facile con il Pescara. Inoltre la Roma non ha ottenuto grossi risultati in trasferta quest’anno.
Cosa pensa dei due portieri della Roma e cosa pensa dei portieri del campionato italiano?
Io ho seguito bene Sportiello ma ora per lui non è un buon momento. C’e’ Donnarumma ma nella vecchia guardia c’e’ sempre con Buffon. In Italia giocano parecchi portieri stranieri che tolgono spazio ai giovani.
E’ d’accordo con l’affermazione di Amelia che si puo’ giudicare un portiere solo chi ha gia’ giocato?
Mi trovo completamente d’accordo con questa affermazione. Quando ero dirigente dell’Atalanta andavo sul campo per dare il mio contributo ai giovani portieri senza mai perdere l’entusiasmo che avevo quando ero giovane.
Vive ancora di calcio?
Sì certo e non ne posso fare a meno. Faccio ancora scuola calcio a Gorle (prov. di Bergamo) ai giovani di 12 /13 anni e insegno ancora il ruolo di portiere.
E’ d’accordo con la frase di Losi (suo ex compagno) che la nostra passione del calcio è differente dai giovani di oggi?
E’ vero abbiamo giocato a calcio in strada e poi all’oratorio siamo cresciuti con questo e anche dopo siamo ancora pieni di cose da insegnare ai giovani, tra cui che arrivare ai risultati ci vuole anche sofferenza e sacrifici.