Diego Perotti, il quale sta vivendo un periodo di forma decisamente buono, è intervenuto ieri sera al programma Tiki Taka. Queste le parole dell’argentino:
A proposito del derby: “Già da un paio di settimane si sente l’atmosfera, quando la gente ti incontra per strada ti chiede di vincere. Importante vincere ieri per rimanere sopra alla Lazio. Domenica sarà una bellissima partita, speriamo di vincere. Già da ieri nello spogliatoio, al termine della partita, si parlava del derby. È importante per noi e per la città. Quando vai fuori al ristorante, quando vai in giro ti parlano del derby. Ti dicono: ‘Se devi vincere solo una partita vinci questa’.
Paura della Lazio? No però hanno giocatori importanti come Immobile, Felipe Anderson, giocatori di esperienza come Biglia.Paura no, però, paura di nessuno. Non ho mai giocato un derby con due squadre così vicine”.
Su Dzeko: “Quello che gli è accaduto l’anno scorso non era normale. Lui aveva le possibilità di segnare e finalmente quest’anno la palla sta entrando in porta e lui acquista sempre più fiducia. Sta disputando una stagione pazzesca. Come servire Dzeko? Penso sia più facile dargli la palla alta perché lui è alto ma anche con i piedi è bravissimo. Dobbiamo approfittare di questo suo momento e ora ci aspettano tre partite molto difficili e lui sarà importante per noi”.
Sulla gara contro il Pescara: “A volte si vince anche così e in altri momenti l’avremmo pareggiata o persa. Abbiamo fatto un primo tempo ad alto livello, poi abbiamo fatto degli errori ma per vincere lo scudetto si devono anche vincere partite come questa e noi l’abbiamo fatto.
Sul derby: “quello dello scorso anno era diverso perché la Lazio era più lontana mentre ora sono vicini a noi. Il derby dello scorso anno, con gol mio e vittoria per 4-1, lo ricorderò per sempre”.
Sul perchè il rigore l’ha tirato correndo e non camminando: “Bizzarri mi conosce bene, i portieri argentini sono anche molto bravi con i rigori e quindi ho cambiato modo di calciare”.
Sulla rabona: “La faccio quando penso che sia più complicato crossare con il sinistro. Non ho cercato di segnare, sarebbe una bugia, certo ora rimarrà nel mio cuore che segnato con una rabona”.
Su Totti: “È un compagno grandissimo. Giocare con lui è incredibile. Da piccolo lo vedi giocare, segnare, da piccolo ammiravo i numeri 10 e lui era tra quelli”.
Il derby di Roma è paragonabile a quello tra Boca e River?: “Sono abbastanza simili. Quando sono stato al Boca ho giocato poco per infortunio e non ho giocato il derby, purtroppo. Le ho viste dallo stadio da tifoso. Lì magari è un po’ pericoloso e quello è brutto. Qui si può venire allo stadio senza paura mentre in Argentina è pericoloso”.
Obiettivo secondo posto?: “No, ho detto a inizio anno di voler lottare per lo scudetto e la penso ancora così. Abbiamo la squadra per vincerlo e lotterò per questo”.
In studio è presente anche Tomás Rincón, suo ex compagno ai tempi del Genoa. Perotti si diverte così a chiamarlo nella Capitale: “Vieni, ti aspetto qui se vuoi giocare in una grande squadra e con i migliori”.