Passi in avanti per lo Stadio. Berdini si dimette e la Raggi:”Lui vuole spettegolare, noi lavorare!”

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Dopo settimane di dimissioni annunciate, è arrivato il giorno dell’inevitabile addio. Questo pomeriggio infatti, si è dimesso, attraverso un atto irrevocabile, l’ormai ex assessore all’Urbanistica Paolo Berdini. Ecco le sue dichiarazioni in una nota:

“Era mia intenzione servire la città mettendo a disposizione competenze e idee. Prendo atto che sono venute a mancare le condizioni per poter proseguire il mio lavoro. Mentre le periferie sprofondano in degrado senza fine e aumenta l’emergenza abitativa, l’unica preoccupazione sembra essere lo stadio della Roma.”

Alle parole dell’ex assessore, sono arrivate in serata le risposte del Sindaco Raggi, che, tramite il Campidoglio fa sapere che ha avocato a sé le deleghe all’Urbanistica e Infrastrutture, precedentemente assegnate a Paolo Berdini:”Adesso basta: abbiamo anche sorvolato sui pettegolezzi da bar, ora prendiamo atto che l’assessore preferisce continuare a fare polemiche piuttosto che lavorare. Noi andiamo avanti!” 

Questa la dichiarazione della sindaca, a margine del concerto organizzato dall’ambasciata italiana presso la Santa Sede per la ricorrenza dei Patti Lateranensi.

Sempre in serata è arrivata la nota di Stefano Fassina consigliere di Sinistra per Roma:“Le dimissioni irrevocabili di Paolo Berdini, dopo quelle di Marcello Minenna, sono una perdita irrecuperabile per una giunta che ha promesso di riportare l’interesse della città come principio regolatore delle scelte urbanistiche. La Sindaca Raggi non può coprire le profonde divergenze emerse su decisioni di primaria rilevanza per Roma con l’incidente delle infelici esternazioni di cui l’ex assessore si è subito scusato. La resa della Giunta sul cosiddetto stadio della Roma, in profonda contraddizione con gli impegni elettorali, sono la ragione decisiva, innegabile, delle dimissioni di una personalità di primissima qualità, coerente con i principi e valori di una vita. Un abbraccio solidale a Paolo che rimane per noi interlocutore prezioso”.

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