Padre di Salah: “Roma squadra competitiva. Qui si sente a casa”

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salah-esulta-roma-agosto-2015-ifaSalah Ghaly, padre di Mohamed, attaccante egiziano della Roma ha rilasciato un’intervista nella quale ha fatto un quadro generale sul figlio, dai primi passi fino ad arrivare all’ultimo infortunio che lo sta costringendo a rimanere ai box ancora per un bel po’.

Queste le sue parole a la Gazzetta dello Sport:

“E’ felice perché gioca per una squadra che vuol vincere titoli, tutti i compagni gli vogliono bene, soprattutto Nainggolan che è stato il primo ad arrabbiarsi dopo il violento intervento di Lulic. Anche Totti gli vuole bene e lo aiuta”

Proprio sull’intervento del bosniaco: “Quando si è infortunato nel derby è stato tra i momenti più brutti della mia vita. Abbiamo avuto grande paura, non sapevamo cosa fare. L’ansia è durata fino al momento in cui ha risposto a sua sorella per rassicurarci che stava bene e che non gli si era rotto il piede, dicendoci che tornerà a giocare fra un mese, anche se i medici gli hanno consigliato di non affrettare il ritorno. Per fortuna però non si tratta di una frattura; ritornerà più forte di prima”.

Piccolo retroscena prima del suo arrivo al grande calcio: “Sapevo che avrebbe avuto grande successo se si fosse trasferito a giocare in Europa. Ricordo ancora l’inizio della sua carriera con le giovanili dell’Al Muqauelon. Un giorno venne da me e mi disse che c’era un allenatore che lo rimproverava tanto e quindi non sopportava più di stare lì. In quel periodo l’Al Ahly e l’Al Zamalek erano interessate molto a prenderlo e gli ho detto: «Devi stare nel Muqauelon e provare a questo allenatore che diventerai il più importante della squadra. Non pensare ad andare altrove, ma all’Europa.» Proprio questo è ciò che è successo: Mohamed è diventato il più importante giocatore del Muqauelon e ora si vede cosa sta facendo in Europa”

Sulla Roma: I giallorossi vogliono vincere lo scudetto. C’è grande competizione e le cose vanno bene. Il rapporto tra Garcia e Mohamed è più che eccellente”

Sulla parentesi viola nella Fiorentina: “Aveva paura di andarci, per lui tutto era un mondo nuovo, ma gli ho detto: «Il prestito è solo per 6 mesi, se li passi in panchina sarà come stare al Chelsea, e se giochi titolare di certo sarà meglio per te» . La decisione è stata giusta, Mohamed ha potuto presentarsi in Italia in modo eccezionale”.

Infine sul rapporto col popolo italiano: Quando esce tutti lo festeggiano. Gli italiani sono un popolo amichevole con caratteristiche simili alle nostre. E poi ci sono molti egiziani che vivono in Italia, quindi Mohamed si sente a casa

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