L’ex giocatore di Roma e Milan, nonché ex allenatore dello Shakhtar, Nevio Scala è intervenuto ai microfoni di Bar Forza Lupi su CentroSuonoSport 101.5 e ha risposto ad alcune domande sulla Roma e sulle sue prossime avversarie:
Mister ci ricorda l’anno che ha giocato nella Roma? Che stagione è stata per lei?
Quella fu per me una stagione straordinaria. Fu il mio esordio in Serie A, poi durante la stagione ho conquistato piano piano la fiducia di compagni e allenatore e ho finito la stagione con 28 presenze su 34 partite. Io giocavo come centrocampista, ma ero solito eseguire tanti ruoli in base alle necessità della squadra e alle indicazioni del mister.
Contro chi fece l’unico gol con la maglia della Roma?
Ricordo bene quel giorno, giocavamo contro il Vicenza fuori casa e vincemmo 1-0 con un mio gol, nonostante fossi infortunato. Grazie al quel gol ricevetti la medaglia al merito dal presidente Evangelisti.
Dopo la Roma lei andò a giocare nel Milan. Cosa ci dice di quella sua esperienza rossonera?
Quello era un grande Milan. In quegli anni abbiamo vinto tutto: campionato, Champions League, Coppa delle Coppe. Davanti a me però c’erano i grandi giocatori della nazionale per cui io ammiravo quella grande squadra e cercavo di dare il mio contributo, ho giocato la semifinale di Champions League e la finale della Coppa delle Coppe.
A Parma le avranno dedicato un monumento per quello che ha fatto come allenatore, com’è stata la sua esperienza lì?
Io ho ancora una casa a Parma e quando incontro la gente per strada mi dice sempre “che bello mister quand’era qua”. Noi ci allenavamo in città e non ci nascondevamo, portai 10000 tifosi in finale di Coppa delle Coppe a Londra.
Lei è andato poi ad allenare in Germania, Turchia e poi in Ucraina allo Shakhtar, prossima avversaria della Roma nella gara di ritorno in Champions League. Che avversario è? La Roma ha la possibilità di ribaltare la gara?
Da quando sono arrivato io in Ucraina sono passati diversi anni, il presidente mi ricorda con grande affetto, vincemmo il primo campionato dopo gli anni di dominio della Dinamo Kiev. Poi è arrivato Lucescu e sono migliorati ancora facendo grandi acquisti in Sudamerica, è una delle squadre più interessanti a livello europeo. Il risultato non è pesante ma non bisogna fare l’errore di considerarla una squadra di secondo livello.
Domenica si gioca Roma – Milan: qual è la sua opinione sui due allenatori, Di Francesco e Gattuso?
Di Francesco ha fatto vedere cose interessanti, pratiche e ha svegliato l’interesse nei tifosi della Roma, poi ha perso qualche punto. Il Milan sembrava partire alla grande e poi è caduta nell’anonimato, Gattuso ha riportato entusiasmo e interesse e ridato identità alla squadra. Sarà una partita complicata dove i tifosi della Roma daranno un supporto importante, ma secondo me non c’è una favorita.
La Roma crea tanto e conclude poco, che idea si è fatto di queste difficoltà della Roma?
Io credo che il periodo coinciso con il mercato invernale, dove ci sono state varie voci di mercato, abbia creato dei problemi di concentrazione. Io l’ho vista giocare e credo sia una squadra di grande livello e qualità, l’importante è che la Roma ci creda e creda di avere possibilità.
Come è possibile che una squadra giochi un primo tempo di cosi grande livello e un secondo invece dove la squadra sembra essere totalmente al buio?
Io credo che forse dobbiamo considerare anche che la squadra avversaria abbia cambiato ritmo e atteggiamento in campo, il secondo tempo lo Shakhtar ha fatto un bel possesso palla e messo sotto la roma. Quando si è in campo le cose non vanno sempre nel modo giusto, basta una palla sbagliata per creare ansia e disunione nella squadra. Aldilà della mia simpatia per la Shakhtar, io credo che la Roma abbia la possibilità di superare il turno, ma non deve sottovalutare l’avversario.
È da tanto ormai che Dzeko sembra avere difficoltà a trovare il gol e a essere decisivo. Considerando le opzioni Shick e Defrel lei a chi darebbe la maglia da titolare domani sera?
Non sono l’allenatore della Roma e non mi permetto di fare queste scelte, credo che Di Francesco lo sappia e sappia ben scegliere, bisogna valutare tutta la settimana di lavoro, la situazione fisica e psicologica. A volte le scelte risultano poco efficaci ma questo fa parte della professione dell’allenatore e bisogna accettarlo. Però io credo che lui farà del suo meglio e sarà sicuramente in grande di scegliere ciò che è meglio in vista di questa partita cosi importante.