Marco Nappi, ex calciatore del Genoa ma noto tifoso romanista, ha parlato a “Bar Forza Lupi”, trasmissione in onda su Centro Suono Sport. Queste uno stralcio delle sue dichiarazioni:
Mourinho?
“La Roma deve dare del tempo al mister, lasciarlo lavorare in pace. Anche se ti chiami Mourinho, non è facile vincere subito. A parte l’Inter l’anno scorso, anche il Milan è tanto che non vince qualcosa di importante, bisogna dare tempo al mister di programmare e poter preparare la squadra per cercare di vincere il campionato il prossimo anno. Perde una partita e tutti che lo mettono sulla graticola, ha vinto contro l’Empoli nel primo tempo, l’ha chiusa in 45’. La Roma ha qualità ma ha bisogno di tempo”.
Oliveira e Maitland-Niles possono essere utili alla causa?
“Certo, l’importante è dare loro tempo. Penso che Roma sia una delle piazze più belle al mondo per giocare, ma è anche la più difficile. La gente ha fame di risultati, però i risultati non vengono così all’improvviso, anche lui ha bisogno di programmare e far capire ai giocatori le sue idee. Non è facile per un tecnico partire con una rosa e poi con altri 7-8 a gennaio che devono capire la tua mentalità. Il mio cruccio più grande è stato quello di non riuscire a segnare con la maglia della Roma sotto la Sud. Non è facile perché i tifosi della Roma sono esigenti, ma diamo tempo al mister per far capire a tutto l’ambiente ciò che vuole”.
Ti riconosci in Felix?
“Sì, è anarchico come lo ero io. È un calciatore che va lasciato libero, Mourinho più che utilizzare le sue idee, si adatta a quella che è l’indole del calciatore. Alcuni giocatori non si adattano e faticano a dare il 100%”.
Le potenzialità di Abraham sono ancora più elevate?
“Sì, Mourinho lo stimola in continuazione perché ha un talento che è ancora in valigia secondo me. Il mister vede che può dare molto di più e lo stimola”.