Nainggolan:” Non andrò mai alla Juventus”

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Juventus - RomaCome sempre accade, un protagonista della squadra giallorossa, rilascia un’intervista ad As Roma match program. Questa è la volta di Radja Nainggolan.

“Sono onorato di essere in una squadra che punta in alto e di aver dato in questi anni il mio apporto. Tutti a Roma mi vogliono bene, tranne i ladri che mi hanno rubato a casa qualche giorno fa (ride)”.

Lo avrebbe mai immaginato di diventare un punto fermo quando arrivò tre anni fa?
“Non era così scontato. Ho avuto fortuna per la sfortuna che ha colpito Strootman. Sono venuto alla Roma quando Kevin si è infortunato, doveva essere per pochi mesi. Poi purtroppo il suo infortunio è stato peggiore di quello che ci si aspettasse e io sono ancora qua. Mi spiaceva per lui, ma io ho sempre pensato di fare il meglio per questa squadra e lo continuerò a fare fino all’ultimo giorno”.

Ha sempre dichiarato che vincere qualcosa a Roma, vale dieci vittorie nella Juventus. Perché?
“Non lo so perché, ma è così da sempre. La Juventus è sempre stata la squadra da battere e comunque non mi vedrete mai con quella maglia”.

Domenica la Roma va a Bergamo, che gara immagina?
“Sarà una gara difficile. Noi stiamo bene e dobbiamo vincere. Anche a loro servono punti per raggiungere la salvezza matematica ma se giochiamo come sappiamo possiamo fare bottino pieno”.

Quale crede possa essere la maggiore insidia per questa partita?
“Proprio come contro il Bologna sono le squadre che si chiudono che possono creare le maggiore insidie. Con queste squadre, possiamo andare in sofferenza a trovare spazi o sulle palle inattive, anche se non abbiamo subito molti gol così. Dovremmo fare attenzione e far andare la partita dove vogliamo noi”.

Lo scorso anno un suo gol a Bergamo mise al sicuro la vittoria. Potrebbe essere di buon auspicio?
“Sì è vero. Non importa chi andrà in gol, l’importante è che vinciamo. È determinante che continuiamo la striscia di risultati positivi”.

Cosa è mancato alla Roma contro il Bologna?
“Nainggolan… Scherzo, naturalmente! Ci è mancata un po’ di cattiveria davanti alla porta. Certo la sfortuna ci ha messo la sua, colpendo tre volte il legno, ma abbiamo contribuito anche noi”.

Quali cambiamenti ha portato l’arrivo di Spalletti al gruppo?
“È più attento ai dettagli. Inoltre, gli allenamenti sono più lunghi e in partita stiamo meglio fisicamente. Poi le vittorie portano vittorie, si sa”.

Una novità su tutte?
“Abbiamo cambiato mentalità come squadra”.

Prima al Cagliari e ora alla Roma la vedono in partenza a ogni fine stagione, come lo vive?
“Ogni anno a giugno sono nella lista giocatori in partenza, sin dal primo anno al Cagliari e poi sono rimasto lì per 5 anni… Lo stesso è successo a Roma già alla fine della prima stagione. Io posso solo dire che sono felice di stare qui e darò sempre il massimo con questa maglia”.

Crede che il secondo posto, dopo l’ultimo pareggio, sia ancora alla portata?
“Con un distacco di sei punti cambia molto. Il Napoli deve perdere due volte, una contro di noi e anche un’altra. È difficile, ma fino a quando l’aritmetica non ci condanna dovremmo continuare a vincere a prescindere da quello che fanno gli altri”.

 

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