Una particolare intervista è andata in scena a Boston, con Radja Nainggolan che ha vestito i panni del giornalista, intervistando il presidente James Pallotta. Ecco le parole riportate da asroma.com.
Sei cresciuto nella parte italiana di Boston. Com’era il tuo quartiere?
“Il North End era il più grande quartiere italiano degli USA, era completamente italiano e durante la mia infanzia molte delle persone parlavano ancora italiano”.
Sai parlare italiano?
“Capisco molto più di quanto tu possa pensare, non parlo bene ma conosco tutte le parolacce”.
Ti senti più italiano o americano?
“Italiano prima di tutto, anche senza parlare la lingua. Nella mia famiglia lo parlano tutti correntemente, io sono un po’ la pecora nera”.
Quali sono i ricordi più felici della tua infanzia?
“La città era completamente diversa, perché tutti gli sport potevano essere praticati in strada. Giocavamo a pallamano, calcio, basket, si poteva andare in giro per la città e fare sport. Se non eri del North End, però, dovevi fare attenzione, perché se facevi qualcosa di sbagliato te le davano. Poi tornavi a casa, dovevi affrontare tuo padre ed erano dolori”.
Quando andavi a scuola, eri un bravo alunno?
“Parlando delle elementari e del liceo, non ero molto perspicace, forse si è visto di più al college. La verità è che non amavo la scuola”.
Che tipo di sport praticavi da ragazzino?
“Quando mi sono trasferito e sono andato al liceo, football americano e basket. Anche baseball e tennis, ma più baseball”.
Ricordi il giorno in cui sei diventato milionario?
“Spero che quel giorno arrivi presto (ride, ndr). Avevo circa 28, 29 anni, ricordo l’anno più che la data”.
Cosa ti sei comprato?
“Né casa né macchina, andai per il week-end con amici a Boston e a Cape Cod. Perché per anni si erano presi cura di me, era il momento per ripagarli”. Nainggolan: “Più o meno quello che è successo a me”.
Ti saresti mai immaginato di comprare una squadra europea?
“No, scherzi! Otto anni fa ho iniziato a guardare la Roma, era un affare non andato in porto. Un amico ci aveva lavorato e diceva che sarebbe stato interessante. Quattro anni fa c’è stata l’opportunità, una delle migliori cose che abbia fatto!”.
Non solo comprare, ma essere più presente?
“Tutti mi dicono che non mi vuoi vicino a voi! Vuoi che ci sia più spesso? Forse sono gli altri, ok…”
Qual è la cosa più bella dell’essere presidente della Roma? Francesco Totti…
“Chi? (ride, ndr) La cosa che mi ha colpito è la differenza con gli sport americani. I tifosi dei Celtics, dei Patriots, dei Bruins, dei Red Sox sono sfegatati, non esistono eguali negli USA. Ma i tifosi europei e quelli della Roma sono i più calorosi che abbia mai visto, questo è un aspetto. E poi oltre all’ottima organizzazione societaria, ho potuto conoscere alcuni giocatori e il rapporto con loro è stato così bello che ci si sorprenderebbe di quante volte dopo che un giocatore è andato via o è stato venduto o si è ritirato, mi abbiano scritto ringraziandomi. E’ sorprendente. Ci sono molti personaggi in questa squadra, ci arriverai anche tu”.
La cosa peggiore? Nainggolan?
“Quando un giocatore che ti piace decide di andare via o quando devi prendere un giocatore e vendere un giocatore che ti piace come te. Questa è una delle cose più difficili, quelle che riguardano i giocatori”.
Cosa provi quando guardi le partite della Roma?
“Molti sanno ch quando sono a Roma e guardo le partite non mi siedo. Lascio a disposizione il mio posto numero 13, questo è il mio seggiolino, ma quando sto a casa metto tre, quattro, cinque TV in stanze diverse e continuo a camminare, passando da stanza a stanza, non riesco a sedermi”.
Se fossi un giocatore della Roma, chi saresti?
“Tu ovviamente, chi altro? Non c’è nessuno con la tua personalità, il tuo talento… non sto scherzando. Non sono sicuro che ci sia un giocatore in particolare, mi piacerebbe essere uno di quelli che arrivano dalla Primavera, è l’inizio della carriera, hai tutta la vita calcistica davanti. Sceglierei l’età e il processo, credo che la maggior parte di loro non abbia idea di ciò che li attende”.
Vogliamo tutti vincere lo scudetto, sogni quel momento?
“L’ho sognato diverse volte”. Nainggolan: “Anche io, sono tre anni che sogno quel momento”. Pallotta: “Inizia a segnare un po’ di gol e non calciare sopra la traversa. Ci penso sempre, ma voglio assicurarmi sempre che ci sia un’ottima organizzazione. Ci vuole tempo. Sogno uno stadio fantastico, con molte cose attorno e voi che giocate in quello stadio e gli scudetti arriveranno”.
Cosa pensi di questa stagione?
“Tutti parlano della Juventus, io credo che abbiamo un grande staff. Questa stagione dipende da noi, noi dobbiamo giocare le partite. Possiamo battere chiunque, penso che quest’anno la squadra sia forte, non perdiamo da 17 gare di fila e questo è stato il miglior record sulle 17 gare. Quindi dipende da noi, non possiamo giocare undici partite senza vincerne neanche una, visto il talento che abbiamo. LE basi ci sono, speriamo di vedervi a fine anno che sollevate…”
Speriamo. Questo è solo uno degli obiettivi, no?
“Ci sono anche altre cose a cui pensare, sì”.