Nainggolan: 7 motivi per non venderlo

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Che la campagna acquisti cessioni di Monchi sia, al momento, più che positiva, è innegabile. 4 acquisti, 3 di grande prospettiva e 1 a puntellare la difesa con esperienza e una praticamente certa cessione del mai integrato Bruno Peres (verso la Mole), garantiscono a Di Francesco (insieme alla scarsa presenza giallorossa ai mondiali) un ritiro praticamente al completo.

La nota dolente resta questa insistente voce che vuole il belga con le valigie pronte direzione Milano nerazzurra, alla corte del tanto “odiato” Spalletti. Sicuramente Nainggolan ha ricevuto un brutto colpo con la mancata convocazione in nazionale e certamente essere visto dalla società come un assegno in bianco ogni sessione di mercato, non aiuta la psiche del ragazzo, che stavolta sembra intenzionato ad accontentare i giallorossi.

Ma ci sono 7 buoni motivi per non farlo:

  1. Nainggolan resta il più forte giocatore attualmente in rosa (con Dzeko e Alisson), nonostante i 31 anni e una stagione, l’ultima, forse non da 8 in pagella come le precedenti, ma nemmeno da 4 come qualcuno vorrebbe far credere (per rendimento il miglior centrocampista capitolino).
  2. E’ il giocatore più rappresentativo, anche commercialmente. La sua immagine è la più conosciuta all’estero e le sue magliette sono le più vendute in tutto il mondo (a parte Totti anche ora che non gioca più)
  3. E’ l’idolo dei tifosi che lo acclamano all’unanimità, senza che sia nato e cresciuto a Roma, ed è simbolo di attaccamento alla squadra e amato dai compagni.
  4. Assurdo, con i prezzi di oggi, svenderlo a 2 soldi (sì, 2 soldi). Si rischia lo stesso errore Salah.
  5. Impensabile venderlo ad un adiretta concorrente per la Champions, con l’allenatore che maggiormente lo ha esaltato, contando forse sul fatto che Milan e Lazio non saranno un problema per il quarto posto (obiettivo minimo che la Roma si pone, evidentemente considerandolo paritario rispetto al primo).
  6. Impensabile vendere un beniamino dei tifosi all’Inter, squadra “nemica” per gli stessi, che tanto ha fatto penare a livello arbitrale (ricordate un paio di scudetti sfiorati?).
  7. Errore incredibile, considerato lo stesso valore economico che la Roma dà ai 2 giocatori,presentare il giovane Cristante come il sostituto del belga. Il Nazionale avrebbe bisogno di crescere, almeno un anno all’ombra di Nainggolan e non sentire il peso di averlo fatto vendere. QUesta responsabilità come verrebbe presa dai tifosi, al primo errore, al primo mancato intervento?

 

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