Il 16 Marzo 1969 scompare un grande attaccante giallorosso, ossia Giuliano Taccola. Lo ricordiamo con l’On. Roberto Morassut che ha scritto il libro dal titolo “Numero 9. Giuliano Taccola, la punta spezzata. Roma e la Roma negli anni 60”.
Onorevole, un libro dedicato ad un grande calciatore scomparso all’età di 26 anni.
“Mi colpì molto la storia di Taccola e quindi decisi di approfondire la vicenda. Quella domenica a Cagliari Taccola non giocò ed improvvisamente si accasciò sul lettino degli spogliatoi e morì. Per ricostruire la storia mi sono affidato agli atti giudiziari ed alle testimonianze dell’epoca.”
Quale idea si è fatta su questa morte?
“È una storia di mancati controlli ed di una infiammazione alle tonsille non perfettamente curata anche a causa di un sistema sanitario nel calcio non del tutto in ordine in quel tempo. Anche nella Roma c’era molta confusione a causa del passaggio da Evangelisti a Marchini. Rimane la storia di un campione con una vita spezzata.”
Passando al presente e riguardo il sorteggio di Champions League ed alla sfida con il Barcellona, lei cosa pensa?
“Quando si arriva ai quarti di finale si possono trovare avversari importanti. Partiamo con lo sfavore del pronostico ma dobbiamo affrontarla con lo spirito di non aver nulla da perdere tipo l’Italia nei mondiali del 1982. Tirò fuori un anima che nessuno si aspettava. La Roma ha i mezzi tecnici per affrontare la partita, con lo Shakhtar l’ho vista in forma e concentrata. L’importante è partire bene nella partita di andata a Barcellona.”