Il D.S. giallorosso ha voluto presentare il neoacquisto Silva e fare un punto della situazione del calciomercato romanista dopo la sua chiusura:
“Siamo qui per la presentazione del nuovo acquisto della Roma al quale facciamo un grande in bocca al lupo dandogli il benvenuto. Ha fatto un bel percorso, ha le caratteristiche che cerchiamo in un terzino sinistro e piacciono a Di Francesco ed essendo giovane ha margine di miglioramento”.
Un bilancio sul mercato?
“Castan è uscito in prestito come Nura, mentre abbiamo ceduto Emerson e Moreno, se guardiamo la partecipazione dei quattro giocatori usciti ci rendiamo conto che abbiamo fatto le cessioni che servivano. Direi che è un bilancio normale. Per me è più facile lavorare ora che ho capito meglio la società. Devo migliorare per rendere possibile il progetto che ho in mente per la Roma, nei prossimi mesi farò meglio”.
Si aspetta qualcosa in più dai leader storici della squadra?
“Credo che non dovremmo cercare responsabilità ma soluzioni. Io sono il primo responsabile per la costruzione della rosa, prendo decisioni, quindi se cercate il responsabile della squadra è qui. Tutti possiamo migliorare: dai calciatori, al tecnico fino all’allenatore e al DS. Siamo tutti consapevoli del fatto che ci sia qualcosa da migliorare a livello individuale. Il direttore sportivo ha l’autonomia per decidere”.
Si aspettava un impatto più facile con il calcio italiano?
“A volte bisogna dire qualcosa per proteggere la società per quello dissi che i calciatori non sono qui per essere venduti ma per vincere. Non serve a niente guardare indietro. Devo guardare avanti per costruire una squadra più vicina a quella che vogliono i tifosi. Questo è il momento per stare più in silenzio e lavorare di più, sul tavolo dobbiamo mettere quello che abbiamo dentro. I tifosi sono arrabbiati, dobbiamo capirlo, guardare indietro non frega niente a nessuno, ci dobbiamo assumere le responsabilità e guardare avanti. Dobbiamo provare a essere più vicini al livello strutturale della società quindi non importa ciò che pensavo in passato. Importa il presente e il futuro”.
Ha detto di essere venuto a Roma perché qui avrebbe potuto essere se stesso, quanto di lei abbiamo visto fino ad adesso?
“Credo che quella sia stata la frase più vicina alla realtà. Se conoscete la mia storia saprete che quando si parla di Monchi si dice che vende e compra tanto. Qui sono Monchi. Sono convinto, come ho già detto, che devo migliorare. Mi assumo quindi le mie responsabilità e sono consapevole del fatto che devo fare meglio. Sono qui da 9 mesi e ora sono convinto di conoscere meglio la società e sono al 100% sicuro di essere migliorato come direttore sportivo. Non cerco alibi. Per me sarebbe più semplice pensare solo a me e non guardare i bisogni della società ma prima viene la Roma e poi il resto”.
La cessione di Moreno? Potendo tornare indietro rifarebbe tutti gli acquisti?
“In qualità di direttore sportivo ho la mia idea. Ogni stagione si impara qualcosa. Sette anni fa ho imparato che se fai un acquisto che per quale motivo non funziona, è meglio chiudere lì. Per me sarebbe stato più semplice dire a Hector di continuare però ieri mattina è arrivata un’offerta, corrispondente allo stesso prezzo d’acquisto, perciò abbiamo pensato che fosse meglio non continuare nell’errore. Abbiamo trovato una buona soluzione a livello economico in accordo col calciatore che ha espresso la volontà di giocare di più in vista del Mondiale. Io sono convinto che i calciatori che abbiamo preso, presto, inizieranno a giustificare il loro acquisto. Karsdorp è infortunato, Schick non è mai stato al top e Ünder è arrivato dalla Turchia non parlando italiano e in queste ultime partite ha fatto vedere alcune delle cose per cui lo abbiamo preso. Ma sarebbe ingiusto ora dare un giudizio. C’è un tempo d’adattamento per tutti”.
Si sente di dire che Di Francesco resterà anche il prossimo anno?
“Io posso aiutare giorno dopo giorno il tecnico dando il mio contributo. Oggi è difficile fare una riflessione relativa ai calciatori, per me questa squadra ha grande qualità, io ogni giorno guardo il mister allenarli e vedo tante cose buoni sia livello tecnico che tattico. Sono convinto che la squadra abbia forza anche a livello individuale. Se avessimo parlato di queste cose l’8 dicembre saremmo stati tutti dello stesso parere ma ora è diverso perché il momento non è buono. La cessione di Emerson al Chelsea, che ha giocato una partita, testimonia la qualità della squadra”.
Blind?
“Blind è uno dei tanti nomi fatti, è stato offerto ed è stato valutato, abbiamo quindi concluso che non fosse un calciatore adatto a noi anche per l’aspetto economico”.
Sono arrivate offerte per Alisson?
“No. Ora è presto per parlare della prossima sessione di mercato. Non è molto utile parlare oggi di chi resterà o di chi partirà. Iniziamo a parlare del gioco, della tecnica e della tattica, sarà più utile per tutti”.