Andrea Mingardi, cantautore bolognese e grande tifoso rossoblu, è intervenuto ai microfoni di Centro Suono Sport nel corso della trasmissione Un derby lungo un anno.
“Quando penso alla mia vita penso che se non ci fosse stato lo sport si vivrebbe altro che un buco nero. Mi interesso di tutto ed è chiaro che il calcio è una grande passione, l’ho giocato anche con Morandi e Mogol nella Nazionale cantanti. L’altra sera ho avuto anche il piacere di andare a commentare la Nazionale a Bologna. Non è stata la serata migliore vista la sospensione di Hannover. Erano tutti più alti di me a parte uno che mi preoccupa particolarmente per sabato (Alessandro Florenzi, ndr). Lo seguo da quando era a Crotone, lo consigliai addirittura al direttore sportivo del Bologna”.
Su Destro: “Visto che non c’è niente tutto nero o tutto bianco posso dire che visti gli infortuni patiti ha collezionato mesi di delusioni. A Bologna ha trovato un allenatore che è stato promosso per “santa traversa” con un allenatore che aveva esaurito tutta la fortuna. E’ arrivato forse anche un po’ sovrappeso e sabato forse sarà pronto per un quarto d’ora”.
Anche la Roma arriverà con molti assenti: “Quando vedo i nomi della panchine della Roma mi viene da sorridere. Vuoi che ti dica i nostri?”
Donadoni? “Un miracolo. Abbiamo vinto la prima partita grazie ad alcuni episodi favorevoli poi dopo è andato tutto magicamente nella direzione giusta. L’allenatore è l’allenatore giusto da ingaggiare sotto Natale. Ha lavorato sulla teta dei ragazzi e se la Roma deve temere qualcosa è che il Bologna gioca meglio di rimessa che non facendo la partita”.
Che aria si respira a Bologna? “Tra vivere chiusi in casa con il terrore che possa accadere qualcosa da un momento all’altro o andare dove sei sempre andato e dove ti piace andare non c’è il dubbio della scelta. Se qualcuno vuole fare una cattiveria siamo tutti in uno spaventoso sorteggio”.
Si dice che a gennaio possa arrivare Ucan: “E’ uno che ha fantasia e capacità. La situazione è che la chimica di questa squadra non poteva far pensare che i giovanissimi potessero maturare subito. Forse, avendo il Bologna una società tra le più ricche d’Italia, si poteva affrontare la stagione con un progetto diverso. Durante la tempesta i giovani si possono perdere”.
Sfida impari? “Se la Roma gioca come sa giocare non c’è partita. Se la Roma arriva terza vuol dire che ha sbagliato qualcosa”.
Lavori futuri? “Sto lavorando per darvi la terza corsia. Il mio grande amore che è il blues andrà a colorare di scuro anche alcune canzoni che potrebbero essere considerate pop e melodiche. Speriamo venga fuori bene e che si possano fare tanti concerti che mi divertono tanto”.
Un augurio per domenica? “Che vinca il peggiore”