Tra errori di valutazione, economica e tecnica, infortuni e scarsi rendimenti, il mercato della Roma, tanto quello estivo quanto quello di riparazione, è finito sul banco degli imputati per una stagione che ha pienamente deluso le aspettative della piazza e della dirigenza.
Il danno si rivela assai deleterio per la società di Trigoria, sia sotto il punto di vista delle prestazioni sportive che sul piano economico, dato che la maggior parte degli elementi che avrebbero dovuto rinforzare la rosa non solo sembrano averla indebolita, ma hanno anche visto crollare il proprio valore finanziario.
Con questo approfondimento firmato Canale Roma andiamo nel dettaglio, analizzando uno ad uno il rendimento generale dei giocatori acquistati e gli strascichi economici che una stagione come questa lascerà sulle casse della società di Pallotta.
Ashley Cole: arrivato in estate con l’obiettivo di porre fine all’emergenza sulle fasce, l’ex terzino di Arsenal e Chelsea non ha saputo mettere a disposizione della squadra la sua pluriennale esperienza, collezionando appena 16 presenze stagionali (11 in Serie A, 2 in Coppa Italia e 3 in Champions League) ma tante brutte figure, tra le quali spicca l’imbarazzante serata del 21 ottobre, quando Arjen Robben fece un vero e proprio scempio sui resti dell’ex leone inglese.
Il contratto in scadenza nel 2016 non dovrebbe costituire un problema, e i destini di società e giocatore si separeranno a fine stagione, concedendo alla Roma di risparmiare i circa 2,5 milioni di euro percepiti da Cole.
Davide Astori: altra nota dolente del mercato estivo e del reparto arretrato giallorosso, l’ex difensore del Cagliari approda nella capitale in prestito a fronte di un corrispettivo di 2 milioni di euro. L’accordo con la società sarda per giugno 2015 sarebbe quello di un acquisto a titolo definitivo a di 5 milioni di euro (un totale di 7 quindi), ma il rendimento eufemisticamente altalenante del centrale 28enne spingerà la Roma a chiedere uno sconto al Cagliari, altrimenti anche in questo caso si assisterà ad un divorzio al termine della stagione.
Schierato spesso in campo da Garcia, Astori ha collezionato ben 21 presenze in Serie A, nella quale ha realizzato una sola rete, molto importante e molto discussa, il 6 gennaio del 2015 a Udine (Udinese-Roma 0-1); 3 le apparizioni in Europa (2 in Champions e 1 in Europa League), 2 quelle in Coppa Italia.
Seydou Doumbia: la fotografia del mercato invernale, e di conseguenza del 2015 della Roma.
Walter Sabatini aveva il compito di sostituire il partente e deludente Mattia Destro con una punta che non facesse sentire la mancanza dell’ascolano, ma è riuscito, nonostante i 14,4 milioni di euro spesi (a cui vanno aggiunti altri 1,5 milioni in caso di accesso alla Champions League), ad indebolire la rosa, portando a Garcia un giocatore infortunato e totalmente fuori condizione.
Sette presenze in campionato e una in Europa League, una sola rete messa a segno, al Mapei Stadium nello 0-3 contro il Sassuolo.
Una spesa folle ed evitabilissima per un corpo totalmente estraneo alla squadra. Almeno fin qui.
Emanuelson: ancora un parametro zero e ancora una delusione. L’ex Ajax e Milan viene portato a Roma per questioni numeriche, data la lungodegenza di Federico Balzaretti ed un evidente ritardo di preparazione di Ashley Cole, ma gravita molto lontano dall’orbita Garcia.
Il tecnico francese lo schiererà solamente in due occasioni, nei minuti finali delle partite contro Cagliari e Udinese, per poi lasciarlo partire a gennaio, destinazione Atalanta, senza grossi rimpianti, nè tecnici, tantomeno economici.
Josè Holebas: il limite più evidente di Walter Sabatini è quello di sottovalutare le situazioni di emergenza in un determinato ruolo, riducendosi agli ultimi giorni del mercato per portare delle soluzioni assai precarie; la gestione dei terzini e l’acquisto di ben tre di essi per un ruolo ne è la prova.
Josè Holebas arriva quasi al fotofinish del mercato estivo, a fronte di un corrispettivo di 1 milione di euro (a cui si dovranno sommare 0,5 milioni per il raggiungimento di determinati traguardi sportivi del calciatore) alla sua ex squadra, l’Olympiacos; grazie anche ai limiti fisici e tecnici dimostrati dalla concorrenza, il greco è bravo a ritagliarsi uno spazio importante nello scacchiere tattico di Garcia, finendo per diventare la prima scelta dell’allenatore francese.
Il rendimento quasi sempre oltre la sufficienza lo porta ad essere uno degli acquisti “migliori” della campagna di rafforzamento estiva, avendo fornito il suo contributo 19 volte in campionato (a segno in occasione del 4-2 rifilato all’Inter il 30 novembre 2014) e 8 nelle competizioni europee (5 in Champions, 3 in Europa League). Una sol apparizione in Coppa Italia.
Vìctor Ibarbo: il primo febbraio del 2015 la Roma annuncia il suo acquisto in prestito fino al 30 giugno a fronte di un versamento di 2,5 milioni di euro nelle casse del Cagliari e un’opzione per l’acquisto a titolo definitivo per un valore di 12,5 milioni. Un affare da 15 milioni di euro che, per il rendimento mostrato dal colombiano dal suo arrivo (seppur limitato da un infortunio muscolare pochi minuti dopo il suo esordio ufficiale) sembrano decisamente troppi.
Dopo appena 6 apparizioni (5 in Serie A e 1 in Coppa Italia) per un totale di 662 minuti, zero gol, zero assist e pochi spunti degni di nota, l’intenzione dalle parti di Trigoria sembra quella di volerlo rispedire al mittente.
Un danno economico limitato ma comunque evitabile.
Juan Manuel Iturbe: la vera croce del mercato romanista. Doveva essere l’uomo ella svolta per la stagione giallorossa, si è rivelato uno dei più grandi flop degli ultimi anni.
Eppure l’avventura dell’argentino era iniziata nel migliore dei modi: positivo all’esordio contro la Fiorentina, subito in gol alla prima da titolare in Champions League poi l’infortunio, il primo di una lunga serie che ha pesantemente influito sul suo rendimento.
In 20 apparizioni in campionato appena una rete, seppur momentaneamente importantissima, allo Stadium contro la Juventus; stessa sorte in Champions League, un solo gol in 6 presenze, nessuno nelle 3 apparizioni in Europa League. In Coppa Italia ha aperto le marcature contro l’Empoli nell’imbarazzante 2-1 del 20 gennaio.
I limiti dati da una condizione fisica non ottimale e la pressione di ben 24,5 milioni di euro sulle spalle, uniti ai sempre più rumorosi mugugni del pubblico, hanno avuto come risultato una stagione da dimenticare il più in fretta possibile.
Kostantinos Manolas: una delle poche eccezioni di due sessioni di mercato deludenti. La pesante eredità lasciata dalla partenza di Mehdi Benatia verso Monaco di Baviera non era facile da gestire, ma il greco, anche lui ex Olympiacos, ha dimostrato in più occasioni di non aver nulla da invidiare dal più esperto collega marocchino.
Vero e proprio pilastro della difesa di Garcia, il classe ’92 è sceso in campo ben 25 volte in campionato, senza mai andare a segno ma evitando piuttosto che ci andassero gli avversari. Dieci presenze su dieci tra Champions ed Europa League, una sola in Coppa Italia.
I 15 milioni di euro (13 + 2 di bonus) versati nelle casse del club ellenico sembrano una delle poche spese azzeccate quest’anno dal ds giallorosso.
Leandro Paredes: se c’è un pallino del direttore sportivo, questo è sicuramente rappresentato dalle giovani promesse sudamericane. Leandro Paredes rientra perfettamente in questa categoria. Prelevato dal Boca Juniors per 4,75 milioni di euro in prestito e girato a sua volta in prestito gratuito al Chievo Verona, il 21enne argentino è rientrato alla base a inizio stagione, restando per molto tempo nell’ombra ma, quando mandato in campo, ha sempre dimostrato tecnica e personalità. Sette presenze e una rete in campionato (nell’1-2 di Cagliari dell’8 febbraio del 2015), oltre ad un’apparizione in Europa nel ritorno contro il Feyenoord. La spesa è elevata per un giovane talento come l’argentino, ma il valore sembra esserci, seppur tutto da dimostrare.
Tonny Sanabria: altro pupillo del ds romanista, ex grande promessa del Barcellona, il paraguayano arriva nella capitale italiana per un totale di 4,9 milioni di euro versati nelle casse blaugrana, oltre a un totale di 7 milioni di bonus legati al rendimento di squadra e calciatore.
Operazione similie a quella legata a Paredes, l’attaccante è andato in prestito al Sassuolo la scorsa stagione, collezionando minuti importanti in Serie A. Chiuso da una concorrenza agguerrita nella Roma, quest’anno ha disputato la maggior parte delle gare con la primavera di Alberto De Rossi, mentre Rudi Garcia se ne è servito solo in due occasioni, in nessuna delle quali è andato a segno ma ha dato dimostrazione di possedere qualità molto interessanti.
Salih Uçan: ennesima operazione in stile Sabatini, che fa approdare il centrocampista turco in prestito biennale dal Fenerbahce per 4,75 milioni di euro con la promessa di versare nelle casse dei canarini gialli ben 11 milioni di euro qualora il riscatto legato all’operazione venisse messo in atto.
Poco visto da Garcia per la maggior parte della stagione, il talento turco ha visto il campo solo in 3 occasioni, facendo mostra però di grandi potenzialità. Un possibile top player nel futuro, un azzardo economico nel presente.
Mapou Yanga-Mbiwa: acquisto last minute della sessione estiva, il francese d’origine centrafricana viene a Trigoria a giocarsi un posto da terzo centrale con Astori, ma diventa, per cause di forza maggiore, un titolare fisso. Ventiquattro presenze per lui in campionato, a fronte di una spesa di 6,5 milioni di sterline (tra prestito e titolo definitivo) per un rendimento “double face”, a volte positivo, altre da incubo.
UCAN – 3 presenze – 0 gol | Prestito biennale a 4,75 milioni | Diritto a 11 milioni 2016-2017 |
COLE -11 presenze – 0 gol | Parametro zero | 0 |
KEITA – 23 presenze – 2 gol | Parametro zero | 0 |
ITURBE – 20 presenze – 1 gol | Definitivo – 22 milioni | 2,5 di eventuali bonus |
PAREDES – 9 presenze – 1 gol | Prestito gratuito | Diritto di opzione 2015/2016 |
SANABRIA – 2 presenze – 0 gol | Definitivo – 4,9 milioni | Max. 7 milioni di bonus |
ASTORI – 21 presenze – 1 gol | Prestito a 2 milioni | Diritto a 5 milioni 2015/2016 |
MANOLAS – 25 presenze – 0 gol | Definitivo a 13 milioni | 2 milioni di bonus |
HOLEBAS – 20 presenze – 1 gol | Definitivo a 1 milione | 0,3 milioni di bonus |
Y. MBIWA – 24 presenze – 0 gol | Definitivo 6,5 milioni di sterline* | 0 |
DOUMBIA – 7 presenze – 1 gol | Definitivo a 14,4 milioni | 1,5 milioni di bonus |
IBARBO – 5 presenze – 0 gol | Prestito semestrale a 2,5 milioni | Diritto a 12,5 milioni |
SPOLLI – 0 presenze – 0 gol | Prestito semestrale 1,5 milioni | Diritto a 1,5 milioni |
* Circa 9 milioni di euro
Totale spese estive: 56,65 di euro
Totale spese invernali: 18,4 di euro
Restano in ballo 30 milioni di eventuali riscatti: 19 milioni di riscatti il prossimo giugno – 11 milioni la stagione successiva
I bonus da pagare saranno un massimo di 13,3 milioni di eventuali bonus
Gabriele Conflitti da Canale Roma