Alfio Marchini, consigliere comunale e candidato a sindaco di Roma ha affrontato il discorso sul nuovo stadio e sulle eventuali modifiche dei trasporti pubblici. Queste le sue parole a Retesport:
“Sono profondamente convinto che la Roma debba avere un suo stadio, senza se e senza ma. Ma l’opera non deve causare problemi ambientali e di trasporto. Questo progetto per essere iniziato ha bisogno di approfondimenti; la Roma-Lido, le simulazioni del traffico sono delle priorità e in questo la giunta Marino non è stata efficiente. Ci deve essere un criterio che valga sia per la Roma che per la Lazio. Votai contro perché c’era poca chiarezza e il tutto non rispondeva alle domande dei romani. Stimo molto Parnasi e non vedo l’ora di seguire una partita della Roma nel nuovo stadio; ricordo ancora quando il presidente Viola ne parlava“.
Infine sulle barriere che dividono le curve: “Chi ci governa sta snervando la società. Dentro lo stadio Olimpico non succede nulla dalla tragedia di Paparelli e questo modus operandi delle istituzioni sta levando il senso comunitario e popolare che lo stadio dovrebbe avere. È uno dei motivi che mi ha spinto a fare politica a Roma; lo sport e la passione della Roma devono essere vissuti come un momento di aggregazione e divertimento. Se lo stato elimina anche i giusti momenti di aggregazione c’è qualcosa che non va. Ecco perché difendo Totti, le radici vanno rispettate e custodite“.