Mazzarri: “Affrontiamo la Roma nel momento peggiore, ho fatto da fratello a Di Francesco all’Empoli”.

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Walter Mazzarri, tecnico del Torino, prossimo avversario della Roma in serie A, è intervenuto oggi in conferenza stampa alla vigilia della 28.ma giornata di campionato che si terrà domani, 9 marzo 2018, alle ore 20 e 45. Queste le sue dichiarazioni:

“Difficile parlare di calcio dopo che succedono certe tragedie. Ma bisogna fare il nostro lavoro e andare avanti. Mi sento solo di dare un abbraccio ai cari di Davide Astori. Ci stringiamo tutti intorno a loro. È l’unica cosa che oggi mi sento di dire”.

“Che partita sarà Roma-Torino?”

Affrontiamo la Roma nel peggior momento. Sappiamo tutti quello che hanno fatto a Napoli. Vediamo cosa saprà fare la mia squadra, su un campo così complicato, contro una squadra così forte. Voglio le stesse risposte che avrei voluto a Crotone ma poi è successo quello che è successo”.

Come interpreterà la partita il Torino?

“Si devono guardare tutti gli aspetti. È vero che abbiamo la possibilità di fare male a loro se interpretiamo al meglio certi movimenti, ma credo che la prima cosa sia giocare in modo equilibrato, stando compatti”.

La difesa è ancora in emergenza?

“Sì, perchè la squalifica di Burdisso è stata portata a questa gara, e non abbiamo recuperato nessun giocatore. Al di là di questo aspetto, bisogna essere bravi a centrocampo e in attacco a non concedere spazi alla Roma, che ha doti tecniche e qualità particolari. Non dobbiamo far loro prendere coraggio”.

È vero che è stato vicino alla Roma?

“Penso solo al futuro. Il passato non conta. Se dovessi pensare a tutte le chiacchiere che ci sono state, non finirei più. Ora mi interessa solo cosa fa il Toro con la Roma, a Roma”.

Cosa si aspetta dal match?

“Mi aspetto di vedere una squadra compatta, abbiamo preparato la fase difensiva con tutti e undici i giocatori facendola partire dagli attaccanti e centrocampisti. Poi certo, anche dal punto di vista offensivo abbiamo lavorato. Vedremo cosa succederà”.

Come sta Belotti?

“È molto motivato come tutti. Io voglio vedere risposte da lui ma da tutti. Voglio un Torino tosto, quadrato, che dia fastidio a tutti, anche alle grandi. Belotti rientra anche lui in questo discorso”.

Lei giocò con Di Francesco, al tempo dell’Empoli, una trentina di anni fa. Cosa ricorda di quel periodo?

“Era un ragazzino, era arrivato dal settore giovanile dell’Empoli. Io avevo sette-otto anni di più. Io gli facevo da fratello maggiore, conosciuto i genitori. Ha esordito in Serie A proprio sostituendomi in una partita. Poi ha fatto una grande carriera da allenatore e da giocatore. Mi fa piacere essergli stato vicino, avergli dato dei consigli. C’era un bel rapporto, poi ci siamo persi, ognuno ha fatto la sua strada, ma a quel tempo c’era un bel rapporto”.

 

 

 

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