Massimo Boldi parla di Roma-Milan e del tifo. Su Totti: “ha un futuro da comico assicurato”

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Massimo Boldi, noto tifoso del Milan, ha parlato della sfida di stasera che vedrà la squadra rossonera affrontare la Roma.

Questa è l’intervista che ha rilasciato a Il Tempo, con la sua solita ironia.

Massimo Boldi, dove vedrà la partita stasera?: “A casa mia. A Milano”.

A parte le scaramanzie di rito, qual è il suo pronostico?: “Sarà un pareggio. Ma non 0-0. Direi 2-2 perché, oltre all’antagonismo, ci vuole divertimento. Roma e Milan sono squadre forti in vetta alla classifica. Farebbero bene a dividersi la posta e poi a giocarsela con le altre”.

Un pareggio tra Roma e Milan non favorirebbe la fuga della Juve?: “Tanto la Juve alla fine vincerà lo stesso. Ha un’organizzazione superiore che fa la differenza”.

Com’è nata la sua passione per il Milan?: “Devo tutto a mio nonno Mario Vitali che, agli inizi del Novecento, vinse i cento chilometri a piedi. Fu uno dei fondatori del Milan Club e da bambino mi portava sempre con lui. Mi mettevo il cappelletto rossonero e andavo. Ho respirato aria di Milan da sempre”.

Nei suoi film c’è, spesso, il confronto tra nord e sud. Tra Roma e Milano è quasi uno scontro di civiltà o no?: “C’è una differenza di crescita. Roma è sempre stata vista come la città corrotta dalla politica. A Milano, invece, si pensa soltanto a lavorare. Ma negli ultimi anni le cose sono cambiate molto. A Milano si lavora meno e Roma è meno corrotta di un tempo”.

Quindi oggi romani e milanesi si assomigliano?: “Ormai sono identici. Sono fratelli d’Italia. Stessi pregi e stessi difetti. Il modo di vivere è lo stesso”.

E tra romanisti e milanisti che differenze ci sono?: “Milan, Inter, Roma o Lazio ormai non fa differenza. Anche il tifo si è globalizzato”.

Qual è il tifoso romanista che le sta più simpatico?: “Senza dubbio Maurizio Mattioli che è simpatico sul serio”.

Ha mai pensato di fare il calciatore?: “Se c’è una cosa che non amo è proprio praticare sport. L’unica attività fisica che mi piace è il sesso. A suo modo è sport anche quello”.

Qual è il più grande calciatore del Milan?: “Van Basten senza dubbio. Ma non dimentichiamo Rivera, Pirlo, Baresi e Maldini”.

E il migliore della Roma?: “Mi dispiace che il Milan abbia venduto El Shaarawy ai giallorossi. È un bocconcino niente male e in campo te lo ritrovi da tutte le parti. Certo Totti è un grande calciatore ma anche un gran casinista”.

Si spieghi meglio: “Una volta in occasione delle feste di Natale, io e Totti siamo andati con altri vip a visitare i pazienti ricoverati nella sala asettica di un ospedale. Prima di entrare, i medi- ci ci hanno dato le mascherine. Indovini un po’ Totti dove l’ha messa? Sugli occhi! Francesco ha un futuro da comico assicurato”.

Che ne pensa dell’arrivo dei cinesi al Milan?: “Spero almeno che ci facciano mangiare sushi (anche se non è cinese). Mi piace e va tanto di moda”.

Secondo lei il mondo del calcio assomiglia a quello del cinema? “Altro che. Sono entrambi grandi spettacoli di massa e popolari. E poi anche nel cinema c’è la serie A e la serie B ed è tutta una questione di qualità. In genere la serie A è costituita dalle mega produzioni americane. Anche lì si vince solo se ci sono i soldi”.

In passato lei è stato anche un valido batterista. Ha mai pensato di comporre l’inno del Milan?: “All’inno non c’ho mai pensato. Ma forse mi piacerebbe. Chissà. Mai dire mai”. 

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