Amedeo Mangone, ex calciatore della Roma, è intervenuto alla trasmissione “Bar Forza Lupi”, su Centro Suono Sport 101.5 FM.
Claudio Ranieri, oggi allenatore della Roma, da giugno consigliere senior dei Friedkin.
Decisione corretta?
“Credo che sia una scelta dettata dall’allenatore e non un’imposizione della società. Nasce dalla volontà di Ranieri, che aveva manifestato l’intenzione di smettere di allenare club e dedicarsi, eventualmente, solo ad un ruolo di commissario tecnico di una Nazionale, per avere una situazione un po’ più distaccata. Il caso a voluto che, a soli quattro mesi da questa manifestazione di volontà, l’ha chiamato la Roma e alla Roma ha non ha potuto dire no. È tornato, quindi, ad allenare per il bene della Roma, per risollevarla da una situazione difficile. Ma, ha posto dei paletti ben precisi al club, per essere un punto importante per il futuro della Roma”.
Difesa a tre o a quattro?
“Questa Roma, secondo me, è stata costruita per giocare a tre, avendo molti centrali.
Ma, per le caratteristiche degli stessi, può essere una squadra duttile. In questo momento, tuttavia, non credo che conti tanto il modulo, quanto l’atteggiamento. La Roma ha una rosa molto buona che può aspirare ad occupare posizioni importanti di classifica”.
Recuperare la vecchia guardia, contestata dai tifosi, o puntare sui nuovi?
“Da diversi anni, nella Roma, militano alcuni giocatori importanti, che i tifosi identificano come leader e che vengono contestati perché più rappresentativi. Questi giocatori vanno recuperati soprattutto sotto il profilo mentale”.
Obiettivi?
“Vista la situazione, direi fare un passo alla volta, restituendo motivazioni alla squadra ed entusiasmo ai tifosi. Poi, solo poi, si potrà capire quelle che saranno le dinamiche future della squadra e gli obiettivi concreti da raggiungere”.
