Spalletti in conferenza stampa: “Sarà una partita difficile, ma ho una squadra fortissima”

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Conferenza stampa dell’allenatore giallorosso in vista di Roma-Udinese, prima giornata di Serie A.

Prima dell’esordio stagionale in Serie A, Luciano Spalletti risponderà alle domande dei giornalisti per presentare la Roma di domani, quella che affronterà il match inaugurale del campionato 2016/17.

“Dico subito gli indisponibili come l’anno scorso. Torosidis fermo, coscia destra, Florenzi fermo, polpaccio destro. Rudiger, Mario Rui e Nura continuano la riabilitazione. Seck è tornato a disposizione e oggi si allena. Non ce ne sono altri”

“Mister, quanto pesa in vista della partita con l’Udinese, sotto l’aspetto mentale e fisico quella con il Porto?”

“Non penso sia un peso perchè ne siamo usciti bene. Probabilmente qualche dubbio era in noi stessi per quello che abbiamo fatto prima, ma poi ci siamo comportati bene. La squadra è pronta e ne traiamo una spinta positiva”

“L’Udinese ha cambiato poco rispetto allo scorso anno. Quali le difficoltà di questa partita anche alla luce del ritorno col Porto?”

“Cambiato poco è vero. Sono bravi hanno una società che chiarisce subito a tutti le intenzioni. Prendono i giovani fenomeni e li fanno giocare, ne hanno moltissimi e possono cambiare formazione. Tutta gente con forza fisica e corsa, sarà una partita dura, ci sarà da lottare. Però non hanno più Di Natale, senza di lui perdono qualcosa. Aggiungerei che conosco bene Iachini e so cosa insegna alle sue squadre. Sarà sicuramente una partita dura, non ci facciamo ingannare dalla partita con Lo Spezia, lì gli episodi hanno fatto la differenza”.

“A Porto il centrocampo è  stato il migliore reparto, mancava solo un po’ di imprevedibilità. Serve un giocatore che dia quell’imprevidibilità o ce l’ha già in rosa?”

“Noi abbiamo Strootman al posto di Pjanic. Strootman è più forte di Pjanic e Paredes è più forte di Pjanic. Sono più forti quelli che ci sono di quelli che sono partiti. C’è anche Gerson, deve calarsi nel nostro calcio ma ha buone qualità. Poi, con l’arrivo di Peres, si può giocare Florenzi davanti e per il momento siamo a posto così. Si può migliorare tutto, ma per ora abbiamo la certezza di avere le qualità necessarie per giocare il nostro calcio”.

“Una provocazione: lei andrebbe allo stadio parcheggiando a due chilometri di distanza? Vuole fare l’ennesimo appello ai tifosi per l’inizio del campionato?”

“Non penso che tutti possano partecipare nel parcheggio interno (ride ndr.). La Roma è una bella cosa da vivere subito, viviamo tutto quello che è spettacolo e che è coinvolgente. La Roma è così: the Roma Way”.

“In queste quattro partite in 11 giorni servirà il turnover più per ragioni fisiche, o anche per tenere i giocatori concentrati?”

“Proprio perchè ci sono subito tante partite ravvicinate è una bella botta a livello psico-fisico. Qualcosa cambieremo, ma comunque io ho un gruppo di giocatori forti e li voglio usare. Non faccio la formazione per accontentare nessuno, chi viene col muso perchè non ha giocato non gioca neanche la prossima. Se vengono evidenziando le proprie intenzioni, li prendiamo in considerazione perchè abbiamo fatto una rosa che garantisce un certo livello di qualità”.

“Hai fatto una scelta definitiva sul portiere o valuterai nel corso della stagione?”

“Io ho scelto così perchè Szczesny si è allenato poco. Lui è uno di quelli che ha meritato di giocare questa partita, come Stephan ed altri, però poi vado a fare le scelte in base a quello che ritengo più forte al momento, senza farmi influenzare dal sentimento. Noi non abbiamo la responsabilità dei mancati introiti della Roma. A questi giocatori va dato il merito di aver creato l’opportunità di giocarci la Champions, non come sento dire che non passando la squadra perderebbe qualcosa. Le mie scelte dipendono da quello che fanno vedere loro. I discorsi di 10 anni fa sono diversi da quelli di oggi. Ora si va più forte, si pensa più veloce ed il portiere non deve per forza essere uno, io scelgo in base a quello che mi indicano”.

“Ieri Bruno Peres ha detto di essere stufo della Juve. La lotta alla Juve è così impossibile”?

“L’abbiamo detto troppe volte, se Bruno Peres vuole vincere oggi comincia a pedalare e noi le vogliamo vincere tutte. Poi però c’è il confronto con Juve, Napoli, Milan, Inter, Fiorentina, non crediate che chi è arrivato dietro l’anno scorso parta da dietro, partono come noi. Siamo forti e dobbiamo iniziare da subito ad essere anche grandi”.

“Cambia qualcosa per Bruno Peres se manca Mario Rui? Sarà più bloccato dietro o poi con Mario Rui avrà gli stessi compiti difensivi”?

“Io i giocatori li divido per ruoli e poi li faccio giocare. Nelle giovanili Bruno Peres ha sempre fatto il quarto di difesa, ora si dice che non lo sa fare. Poi è uno che può giocare a destra e a sinistra ed ha qualità di spinta, Jesus in fascia copre più degli altri e Emerson gioca anche a destra. Noi abbiamo preso Peres contando su Rudiger, magari da una parte si spinge di più e dall’altra si sta più attenti, come è giusto. Non trovo tutte queste difficoltà, mi fido ciecamente di questo gruppo, è una delle formazioni più forti che abbia allenato”.

“Tempo fa lei parlò dell’impatto delle tournèe nell’impostare la preparazione estiva. Come sta la Roma e come ha impostato la preparazione per quest’anno”?

“Anche lì quello che si imposta è un inizio di lavoro, perchè si ha un periodo in cui si programmano le cose da fare per raggiungere un certo livello. Poi però ci sono le amichevoli in cui voi andate a trarre delle conclusioni senza pensare al programma dell’allenamento. Siccome siete una voce importante e ci fa piacere sapere anche quelle che sono le critiche, noi dobbiamo stare attenti a quello che componiamo, ma dopo le amichevoli non puoi avere lo stesso scenario. A me la Roma sembra a buon punto, perchè prendo in analisi quanto visto nell’ultima partita, poi c’è chi la vede in un modo o in un altro. Io ho detto a Mario Rui di prendere i giornali portoghesi: vogliamo confrontarli con i vostri? Vogliamo vedere le pagelle loro e le vostre? Loro sicuramente hanno un po’ di tensione e l’attenzione per il ritorno, come noi ma in maniera diversa. C’è differenza nel trattare i giocatori. Vedo cinque insufficienze in una partita in cui la squadra ha fatto bene, se non fossimo stati in dieci avremmo vinto la partita, poi ognuno scrive quello che vuole. Il comportamento del nemico sincero è una qualità che apprezzo”

 

 

 

 

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