Dopo due settimane di assenza, ritorna la Premier League. Un campionato che si sta dimostrando altamente emozionante, nonché competitivo. Durante la pausa, a farci compagnia vi è stata la gloriosa FA Cup. Durante il turno di coppa, l’unica sorpresa è stata rappresentata dal Chelsea: gli uomini di Hiddink con un roboante 5-1 hanno eliminato il Manchester City. Tutto regolare per le altre Big di Premier impegnate nella competizione. Nel frangente è ripartita la “Campagna Europea”. In Europa League, pronostici rispettati: Tottenham, Liverpool e Manchester United avanzano agli ottavi e si regalano scontri niente male: derby del nord United vs Liverpool, Dortmund per gli Spurs. In Champions’ League, l’unica a tenere alto l’onore britannico è il Manchester City, che vincendo 3-1 a Kiev ha ipotecato il passaggio ai quarti (primo e storico). Discorso ancora aperto per il Chelsea, nonostante la sconfitta per 2-1 subita al Parco dei Principi di Parigi. Out, salvo miracoli, l’Arsenal: i Gunners perdono 0-2 in casa contro il Barcellona.
Torniamo alla Premier. La ventisettesima giornata si apre con West Ham-Sunderland. E’ il ritorno, poco gradito, di Sam Allardyce al Boleyn Ground. Solita atmosfera da brividi, ed altrettanto da brividi è il solito “Blowing Bubbles” cantato da tutto lo stadio. Partita che si risolve al 30esimo grazie ad un’azione solitaria di Michail Antonio. Risultato che garantisce agli Hammers di Bilic di continuare a lottare per un piazzamento Uefa; per i Black Cats, invece, ci sarà da lottare per preservare la permanenza nella massima serie inglese.
Torna alla vittoria la capolista Leicester contro il Norwich, dopo lo stop last minute subito contro l’Arsenal. I Foxes, non avendo impegni di coppa, hanno goduto di una settimana di relax totale. Come promesso ai suoi “ragazzacci” dopo la gara dell’Emirates, Mister Ranieri ha concesso alla rosa una settimana di riposo, anche in virtù dei 6 punti realizzati nell’arco dei 3 match a dir poco proibitivi: Liverpool, Manchester City ed Arsenal, appunto. Partita bruttina, a dire il vero, quella disputata dai padroni di casa: molto possesso palla, poche occasioni e uomini migliori un po’ in ombra. Partita risolta da Ulloa solo all’89esimo minuto. Ciò che conta è la vittoria, non importa come essa arriva, soprattutto se il giorno seguente le dirette concorrenti sono impegnate in match non proprio semplici (come Manchester United-Arsenal e Tottenham-Swansea). WELL DONE TINKERMAN.
Il match di cartello si è giocato al St Mary’s: Southampton-Chelsea. I blues si impongono in rimonta 1-2 con reti di Fabregas e Ivanovic, siglate nell’ultimo quarto d’ora. I Saints si fermano dopo sei risultati positivi. Nonostante lo score positivo, in casa Blues l’attenzione è rivolta a tutt’altro argomento: chi sarà il prossimo manager? Hiddink, lo ribadisce quasi in ogni conferenza: a maggio ci diremo addio, senza rancori, ma da buoni amici quali siamo. Per i tabloid, Antonio Conte è cosa fatta, manca solo la firma sul contratto (triennale), ma resta in piedi il sogno proibito di Roman Abramovich: Diego Pablo Simeone.
Non c’è una fine alla caduta dell’Aston Villa. Il club di Birmingham, che tra l’altro vanta 7 titoli ed una Coppa Campioni, perde in casa dello Stoke 2-1 (doppietta di Arnautovic, vecchia conoscenza italiana). I Villans sono sempre più vicini alla retrocessione: tanti i punti di distacco dal quartultimo posto utile per la salvezza. Termina 0-0 tra Watford e Bournemouth. Il Crystal Palace non sa più vincere, e soccombe in casa del WBA nonostante la doppietta di Wickham, dato che il primo tempo si era chiuso 3-0 per gli uomini di Pulis.
Rinviati per giusta causa il derby del Merseyside e Manchester City-Newcastle. I Reds ed i Citizens saranno di scena a Wembley per la finale di Coppa di Lega.
CDN
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