Le parole di Di Francesco in conferenza stampa

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Il tecnico giallorosso Eusebio Di Francesco ha incontrato i media a Trigoria nella conferenza stampa in vista di Sampdoria-Roma prevista per sabato sera a Marassi.

Qui il video e più in basso il testo con tutte le parole del Mister!

 

 

 

 

 

Come è andata la sosta?

“Abbiamo dovuto smaltire la sconfitta con l’Inter, immeritata secondo me per quello che ha fatto vedere il campo. In questi giorni abbiamo quindi un po’ ‘ripulito’ gli errori fatti in quella occasione e poi la seconda settimana sono rientrati alcuni giocatori un po’ stanchi e quindi c’è stato sia lavoro di campo che lavoro di recupero. Per questo a volte può dare talvolta un po’ fastidio questo discorso delle nazionali, ma sappiamo che c’è e quindi dobbiamo prepararci per affrontarlo al meglio”.

Cosa teme della squadra di Giampaolo?

“La grande capacità di andare in verticale. Il 4-3-1-2 ti permette di andare in fretta verso la porta. Ti da meno ampiezza ma maggiore pericolosità sulle prime palle. Hanno vinto due gare anche soffrendo, sono stati bravi a reggere. Loro sono una squadra ben organizzata con un allenatore molto bravo in panchina”.

Quali sono le similitudini e le differenze tra il tuo calcio e quello di Giampaolo? 

“Siamo abruzzesi (ride, ndr). A parte gli scherzi, l’idea di rimanere sempre con la squadra corta, in tante cose ci rivediamo. Io cerco sempre di rubare da altri allenatori, come lui. È stato prima in auge, poi è tornato in C per tornare nuovamente nella categoria che gli appartiene. E’ un buon allenatore e siamo anche amici”.

Florenzi è pronto per partire da titolare? 

“Potrebbe essere schierato dall’inizio, così come Bruno Peres, che ha recuperato dall’infortunio. Alessandro mi ha dato delle sensazioni nettamente positive nella crescita della condizione”.

Può toccare a Gonalons al posto di De Rossi?  

“Daniele non è più un ragazzino, quindi i tempi di recupero si allungano. Potrebbe giocare quindi Gonalons anche perché lo reputo un titolare: sta assimilando meglio il calcio italiano e il mio. l problema maggiore è stata la lingua, adesso è cresciuto molto. Può essere uno di quelli che domani scende in campo dall’inizio”.

Questo mercato rispecchia le sue idee tattiche: è soddisfatto? 

“Noi abbiamo cercato molto Mahrez, per lui Monchi ha offerto più di quanto speso per Schick, ma il Leicester non l’ha voluto vendere. Abbiamo virato quindi su un giocatore differente ma di qualità. Volevamo un giocatore forte, un top player, abbiamo quindi deciso di puntare su Schick sapendo che Defrel può ricoprire il ruolo di esterno perché nasce così e io l’ho fatto poi diventare centravanti. Sapendo che Defrel mi ha dato risposte positive in queste gare, abbiamo quindi scelto un giocatore che possa giocare sia come centrale che esterno. Giocando con lui attuerò qualche modifica tecnico-tattica non spostando tantissimo dalla mia idea di gioco. In generale sono soddisfatto del mercato in base a quanto fatto e in base alle possibilità della società”.

Un commento sulla designazione di Orsato?

“Non parlo mai degli arbitri, spesso non so neanche chi ci dirige la domenica. Forse è un difetto, ma io preparo la mia squadra a non lamentarsi delle decisioni arbitrali. Sul caso della VAR, non sono contentissimo in generale, ma non è legato solo all’episodio con l’Inter. Poi non mi piacciono tutte queste sospensioni”.

Come vede la scelta di Totti di iniziare il percorso da allenatore? 

“Già si è presentato dentro lo spogliatoio a muovere le pedine. Con lui ci confrontiamo spesso e anche lui vuole giocare 4-3-3, io continuo con quello perché me l’ha detto Francesco (ride, ndr). Battute a parte, è giusto che faccia questo percorso, perché capirà da grande cosa vuole fare veramente. Ve lo dice uno che ha iniziato da dirigente, poi in mezzo al mercato, poi ho deciso di fare l’allenatore. Tutto quello che farà dovrà farlo con passione senza mai sentirsi arrivato”.

Le danno fastidio altri allenatori che parlano della Roma?

“Effettivamente si perché alleno io la Roma e decido io cosa fare, sia dal punto di vista del gioco che del mercato. Le parole di Ventura su Defrel, che potevano essere una battuta, potevano essere interpretate in due modi. Non ho avuto modo di parlare con Giampiero con cui ho un ottimo rapporto, ma io sono l’allenatore della Roma e io decido. Intanto vi dico che Schick ha avuto oggi un piccolo problema in allenamento e quindi difficilmente sarà disponibile per domani. Oggi valuteremo meglio con una risonanza magnetica. Schick quando ha fatto le cose migliori è sempre partito dal centro destra, ed è un indizio importante per capire dove può esprimersi un calciatore. Nonostante sia alto ha un’ottima tecnica e tanta velocità. Quando presi Defrel mi dicevano che non avrebbe potuto fare l’attaccante, in due anni ha fatto 23 gol, se non di più. Il lavoro paga e pagherà anche con Schick a prescindere dal ruolo. Può fare veramente bene”.

Può nascere l’idea Kolarov come difensore centrale? 

“L’anno scorso ha giocato diverse gare da centrale con il City però non è il suo ruolo naturale. In questo momento ci serve a sinistra, in emergenza vedremo. Se ora lo levo dalla sinistra chi ci metto? Attualmente lo considero solo un terzino sinistro”

Ci fa una panoramica delle varie competitor per il campionato? 

“Il Milan si è mosso un po’ di più, si è rinforzato tanto. La Juve partiva da una base importante e si è rinforzata. L’Inter la vedo un po’ come la Roma come situazione di mercato. Il Napoli ha mantenuto una base di gioco e dei giocatori forti. Noi come squadra dobbiamo crescere sotto tanti punti di vista. Con l’Inter ho visto una grande crescita, la squadra sta assimilando i miei concetti. Stiamo crescendo, dico solo che voglio essere competitivo in tutte le competizioni. Sono ottimista e sono convinto che questa squadra può solo che crescere”.

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